Attraverso un comunicato stampa, la rappresentanza Lsu di Pisticci (a firma di Anna Nuzzo, Romano Carbone, Antonio Di Bello, Grazia Faliero, Giuseppe Donvito, Giovanni Rosano, Giuseppe Pierro e Ambrogio Montesano), illustra la propria situazione e chiede un dialogo con amministrazione comunale e regionale al fine di arrivare a una stabilizzazione.
Di seguito la nota stampa:
“Siamo alle solite, scelte dettate dalla discrezionalità e non dal buonsenso e dalla trasparenza!
Gli LSU di Pisticci chiedono all’Amministrazione Comunale di revocare la Delibera di giunta n. 125 del 22 giugno scorso, pubblicata il pomeriggio del 29 e alla Regione Basilicata di non procedere col nuovo Progetto Moire.
In questa delibera la Giunta pentastellata con i pareri favorevoli resi dai Responsabili dei Servizi preposti, hanno approvato un provvedimento che permetterà ad alcuni lavoratori disabili del Progetto Moire di poter essere assunti con un contratto a tempo determinato per un anno, salvo proroga, citando nell’atto una Legge Regionale la n. 20 del 2008, l’art. 47 e finanziandolo con parte di fondi regionali e parte di fondi comunali. Per gli LSU, al contrario, non sono stati reperiti soldi in bilancio neppure per un mese di integrazione salariale!!!
Il Progetto Moire (di 12 mesi + 12) è un work experience ed in ogni suo atto, dall’emissione del bando e fino al suo rinnovo era scritto espressamente che si escludeva l’instaurarsi di rapporti di lavoro, e la durata era di 12 mesi prorogabili per massimo altri 12.
Forse Responsabili e Amministratori ignorano che la stessa Legge Regionale, all’art. 46 prevede “Contributo per la stabilizzazione degli LSU”, quindi, se assunzione doveva essere fatta, bisognava pensare prima di tutto agli LSU che sono precari da 20 anni e non trovare corsie preferenziali, scorciatoie, perchè è di questo si tratta, per lavoratori che occupano gli uffici da non più di 2 anni.
Tra gli LSU esistono persone affette da disabilità, anche al 100%, iscritte alle liste delle categorie protette L. 68/99, e queste premure non sono mai state utilizzate nei nostri confronti, anzi!!! Inoltre molti di noi sono ultra 50enni monoreddito con famiglie da mantenere e questo gli Amministratori e soprattutto i Responsabili dei Servizi lo sanno bene, come sanno che urge una stabilizzazione entro il 31/12/2017.
Il Progetto Moire è terminato da solo pochi giorni e tutta questa solerzia nel creare un posticino, reperire fondi in bilancio per finanziare il nuovo Progetto, garantire uno stipendio sicuro contrattualizzandoli, scegliere 11 persone su 18 del Moire originario, ci insospettisce e indispettisce. Procediamo a ritroso, e ci chiediamo chi sono i selezionati e quanti di loro hanno davvero i requisiti (ad esempio l’ISEE, l’ultimo e unico risale al 2011 richiesto nel Bando di selezione, e non ne sono stati chiesti altri, neanche in fase di prosieguo Moire2!!!) per far parte del Progetto Moire per 2 anni, e per essere beneficiari del nuovo Progetto? Queste domande le poniamo ai Responsabili di Servizio, al Sindaco, agli Assessori. Lo chiediamo all’opinione pubblica, ora, ma siamo propensi a porre queste domande in altre sedi nei prossimi giorni.
La realtà è che tutti noi LSU ormai siamo stanchi di veder passare treni davanti al nostro naso e non poterci salire a bordo. Troppi treni preclusi agli LSU, adesso basta !
Siamo dell’idea, condivisa da molti, che nella vita privata ognuno può fare scelte con ampia discrezionalità e coltivare come meglio crede tutti gli orticelli che vuole, con le proprie forze e soprattutto con i propri soldi, ma quando si amministra o si dirige un ufficio pubblico, bisogna essere super partes, ricordandosi sempre che tutti i cittadini sono uguali e che i soldi utilizzati sono quelli del popolo.
Ci sentiamo discriminati e beffati da questa Delibera di Giunta e da questo modo di fare, lesivi della nostra dignità di lavoratori, di disabili e di padri di famiglia, rimaniamo in attesa di poter avere un incontro con gli Amministratori, un incontro volto non a convincerci che il nuovo Moire è un buon Progetto finanziato in parte dalla Regione, ma atto a far revocare la Delibera e a procedere con le stabilizzazioni degli LSU utilizzando i fondi messi a disposizione dalla Regione e assumendo i precari LSU in attesa di un contratto da ben 20 anni.
Chiediamo agli Amministratori di aprire un dialogo vero, trasparente con la Regione e di lavorare celermente di concerto con essa affinché la stabilizzazione LSU abbia luogo senza ulteriori ritardi.