E’ netto il rifiuto della Associazioni turistiche del Metapontino ad un eventuale arrivo dei profughi tunisini, libici ed eritrei, nella costa ionica.
Le associazioni, Lucania Turismo Doc, Federturismo Basilicata e Coturmet hanno ribadito, durante una conferenza stampa, il loro rifiuto ad accogliere gli immigrati nelle strutture ricettive del Metapontino.
Un rifiuto che esula da qualsiasi motivo umanitario ma che è giustificato solo ed esclusivamente dalla preoccupazione che tale ondata possa compromettere la già preoccupante stagione turistica che è ormai alle porte.
Due le motivazioni che hanno spinto Franco Garofalo, presidente “Lucania Turismo Doc” e Giovanni Materazzo, presidente della Federturismo a incontrare i giornalisti per esporre le loro preoccupazioni.
Da una parte la disdetta di un tour operator russo che ha annullato le prenotazioni di circa 100 giovani per i primi di giugno e dall’altra il rifiuto del Ministero della Difesa a collocare i profughi nella caserma “Lucania” di Potenza.
I rappresentati delle associazioni hanno ribadito più volte, durante la conferenza stampa, la loro piena solidarietà alle vicende umane dei profughi ma allo stesso tempo non possono nascondere che, se l’ondata di immigrati dovesse giungere sul Metapontino, questa potrebbe incrinare seriamente la stagione turistica, già purtroppo messa a dura prova dalla recente alluvione del primo marzo scorso
“La regione Basilicata – ha dichiarato Giovanni Materazzo – dovrà fare la sua parte per aiutare in primis i profughi e poi la regione Sicilia, ma questo non vuol dire che a farne le spese debba essere il Metapontino.
Se i profughi dovranno arrivare, che questi siano collocati nelle parti interne della Regione non interessate dall’imminente stagione turistica.
Se così non sarà, saremo pronti a fare delle vere e proprie barricate per salvare il salvabile”.
Barricate che comunque sembrerebbero scongiurate poiché sarà realizzata a Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza, la tendopoli che ospiterà da 400 a 500 profughi nordafricani e dovrà essere pront,a secondo ordini del Ministero dell’Interno, entro venerdì mattina.