“Cari concittadini, il 15 luglio 2017 inizia la navigazione del vascello guidato da Mascia con l’elezione di Mimmo Ranù presidente del Consiglio e la giunta costituita da: Valentina Celsi, Daniela Di Cosola, Alessandro Razzante, Giovanni Trifoglio, Gianluca Marrese con delega di Vice sindaco. L’esecutivo, insediatosi nel periodo estivo, ha dovuto affrontare l’emergenza igienico sanitaria e ambientali al lido di Policoro, e subito dopo garantire tutti i servizi essenziali per l’apertura dell’anno scolastico. Superata la fase emergenziale e normalizzata la vita amministrativa, si imponeva un salto di qualità per proiettare Policoro come riferimento per lo sviluppo del Metapontino”.
Inizia così il comunicato stampa rivolto ai cittadini a firma di Benedetto Gallitelli, consigliere comunale di minoranza e rappresentante di Rete Civica Policoro, in cui ripercorre la prima parte dell’attività dell’amministrazione capeggiata dal sindaco Enrico Mascia.
“Nel mentre alcuni consiglieri erano impegnati per costruire una condivisione ampia in consiglio comunale – scrive Gallitelli – affiorano le prime inquietudini che costringono la giunta ad approvare la delibera n.153 del 28/12/2017 avente come oggetto: Presa d’atto rinuncia dell’Associazione World of Colors al contributo eventi 2017, rappresentata dell’attuale assessore Maria Teresa Prestera. Qualche mese dopo il vicesindaco Marrese, in previsione delle elezioni politiche del 4 Marzo 2018, abbandona il Partito Democratico e aderisce a Liberi e Uguali con la consigliera Carretta. Con il voltafaccia di Marrese – Carretta, subito dopo l’insediamento della giunta, di concerto con il Sindaco ho cercato di allargare la maggioranza coinvolgendo i consiglieri che avevano sostenuto il candidato sindaco Di Pierri, determinanti al ballottaggio per l’elezione di Mascia. Dagli incontri è emersa la volontà di aderire alla maggioranza solo del consigliere Agresti che con il consigliere Montano e il sottoscritto il 19 maggio 2018 abbiamo costituito la Federazione civica “Più Policoro” a sostegno del Sindaco Mascia.
Con il passaggio di Marrese e Carretta a Liberi e Uguali, in previsione delle elezioni politiche del 4 marzo 2018, ha sancito la fuoriuscita dal PD provocando di fatto la prima crisi politica. Inoltre nel mese di agosto 2018 abbandono Liberi e Uguali e con i consiglieri Carretta e Prestera costituiscono il gruppo civico “Futuro Comune” dichiarando massima fedeltà a Mascia, che nel frattempo era al lavoro per rivedere la composizione della nuova giunta.
Il Sindaco il 15 settembre 2018 annuncia la nascita del Mascia bis e nomina gli assessori: D’Amico e Cacciatore in sostituzione del dimissionario assessore Razzante revocando la delega all’assessore Di Cosola. La proposta non è accettata da Marrese, Prestera, Carrera, Carretta, i quali dichiarano il loro passaggio all’opposizione con l’ex assessore Di Cosola. Purtroppo il Mascia bis ha una durata breve con l’improvviso disimpegno del consigliere Montano del 12 gennaio 2019. Inizia così la terza crisi che vede immediatamente all’opera Marrese, Prestera, Carrera, Carretta, Di Cosola, con l’invio di un documento del 7 Febbraio 2019 nel quale esprimono la loro disponibilità a ritornare in maggioranza precisando che per loro “la giunta rimane fondamentale per riacquisire la dignità”. Dopo pochi giorni di trattativa inizia il Mascia ter con la conferma dell’assessore Cacciatore, le new entry Celano, Buongiorno e il ritorno Di Cosola, Marrese che riguadagna la delega da vicesindaco il quale, per non farsi mancare niente, il 24 marzo 2019 si candida nella lista: Progressisti per la Basilicata in quota Liberi e Uguali alle elezioni Regionali.
Come se non bastasse i civici di “Futuro Comune” inviano a Mascia un documento dal sapore di un malcelato ultimatum stigmatizzando che: “le scelte incidano il mandato amministrativo dell’intera maggioranza e non del solo sindaco” firmato: Marrese, Prestera, Carrera, Carretta e Di Cosola. Nel frattempo il 3 Gennaio 2020 si dimette l’assessore Cacciatore, lamentando ingerenze nelle deleghe e nelle competenze; le dimissioni rientrano dopo pochi giorni. Anche il Mascia ter non ha vita lunga; questa volta è la Prestera che getta la spugna, annuncia lo scioglimento del gruppo civico “Futuro Comune” e asserisce che il motivo è da ricercarsi nella sua disgregazione. Va comunque evidenziato che lo scioglimento del gruppo civico coincide con le dimissioni dell’assessore Buongiorno e la nascita del Mascia quater il 17 Giugno 2020, con la nomina assessorile della Prestera al posto di Buongiorno e la piena convergenza del gruppo PD.
Dopo pochi giorni un’altra tegola si abbatte sulla maggioranza con le dimissioni del Presidente Ranù che preannuncia il suo voto contrario insieme al consigliere Mitidieri per l’approvazione del bilancio di previsione. Il 5 novembre 2020 con l’elezione di Mitidieri alla Presidente del consiglio di fatto si riparte con il Mascia quinquer; ma anche questo ennesimo accordo di maggioranza ha vita breve, con le dimissioni dell’assessore Cacciatore e del consigliere Agresti riaprendo il 5 gennaio 2021 la sesta crisi politica in soli tre anni e mezzo.
In attesa che il timoniere Mascia superi questa “diabolica coincidenza” pur capendo che nella attuale società liquida possiamo fare tutto e il contrario, mi domando: quando finiranno questi repentini cambi di casacca? Queste cattive abitudini sono il trionfo dell’antipolitica e della incompetenza di cui qualcuno considera un valore a scapito di una classe politica competente e affidabile; la mediocrazia oltre a produrre un impoverimento culturale, ci fa dimenticare che la democrazia è fatta anche di dignità e coerenza politica. Basta con opportunisti e voltagabbana”.