Le proposte – prosegue Di Matteo – che gli agricoltori di Tursi porteranno sul tavolo della Regione Basilicata e del Ministero dell’Agricoltura sono:
1. fissazione di un prezzo massimo alla vendita dei prodotti ortofrutticoli sui banconi della grande distribuzione organizzata (GDO).
2. fissazione di un prezzo minimo all’acquisto dei prodotti ortofrutticoli da parte delle industrie agroalimentari.
La GDO e le industrie sono gli unici operatori di mercato su cui il Governo può intervenire immediatamente e poter controllare che effettivamente si realizzino i provvedimenti.
Queste proposte portano a numerose conseguenze positive senza che ci siano costi per le casse pubbliche:
1. la riduzione dei prezzi massimi di vendita nei supermercati comporta un aumento considerevole dei consumi di prodotto riducendo quindi l’intasamento dei mercati;
2. parimenti, la GDO, per aumentare il proprio profitto, dovrà ridurre i passaggi intermedi presenti nella filiera e quindi punterà ad un rapporto diretto con gli agricoltori, che saranno incentivanti a cooperare, e quindi la GDO si vedrà costretta a rifornirsi da produttori locali a danno dei produttori esteri;
3. un prezzo minimo all’industria è la soluzione per togliere prodotto grandinato o di scarto dal mercato senza privare le industrie del loro profitto.
Vorrei personalmente ringraziare Leonardo Fortunato per aver messo a disposizione la propria azienda agricola a Gannano, storica e rinomata nel tessuto sociale locale, come destinazione del corteo anche se poi la Questura non ha autorizzato il tracciato per arrivarvi.
Vorrei ringraziare tutti gli agricoltori tursitani che hanno partecipato con i trattori, autocarri e autovetture. A voi si dovranno dedicare tutti i risultati che andremo a realizzare con questa lotta di rivendicazione.
Dispiace sottolineare il comportamento gravemente scorretto di alcune sigle sindacali che invece di favorire la partecipazione degli agricoltori, hanno inveito contro di loro impedendone il coinvolgimento nella speranza di far fallire la nostra libera manifestazione e sedere da sole al tavolo con il ministero e l’assessore e spartire qualche beneficio di parte, come hanno sempre fatto con i ministri e gli assessori precedenti, anche di colore politico diverso. Si sa, per certi sindacati la coerenza è demodé”.