“Le tavole di Heraclea a Policoro per i cinquant’anni del museo della Siritide”

tavole eraclea

“Mentre c’è chi viene a Policoro a cercar voti e selfie, senza alcuna azione reale per la città, un umile parlamentare, il sottoscritto, eletto per sostenere le richieste del proprio territorio, è riuscito a concretizzare un’iniziativa unica e significativa per la cultura locale.
La città di Policoro, in occasione del cinquantenario dell’inaugurazione del Museo archeologico nazionale della Siritide, ospiterà le famose tavole di Heraclea rinvenute nel 1732 nell’attuale territorio di Policoro e custodite nel prestigioso museo archeologico nazionale di Napoli.
Un grazie, per quanto ottenuto, va anche all’impegno della direttrice del Polo Museale della Basilicata, Marta Ragozzino, che si sta adoperando per ottenere il nulla osta definitivo dal collega direttore del Polo Museale di Napoli per trasferire i preziosi reperti”.

Lo scrive, sulla sua pagina Facebook e in una nota stampa, il deputato lucano del Movimento 5 Stelle Gianluca Rospi.

“Per me è stato importante sostenere e accelerare questo processo – prosegue Rospi – che vedrà per la prima volta in assoluto la possibilità di esporre le famose tavole in bronzo nel territorio lucano.
Questo importante reperto è tra i documenti più significativi riguardanti la trasformazione agraria, la proprietà fondiaria e i relativi modi di sfruttamento della terra all’epoca del mondo greco. Nella faccia posteriore delle tavole invece è riportato il primo esempio di Lex Municipalis, promulgata da Gaio Giulio Cesare, dove sono indicate norme generali sulla organizzazione amministrativa e sociale delle città romane.
Nell’anno in cui Matera e il suo territorio rappresentano la cultura in Europa, anche Policoro avrà dunque un suo orgoglio culturale, quello di esporre, per i 50 anni dall’inaugurazione del suo museo nazionale, le famose Tavole di Heraclea.
Finalmente i cittadini di Policoro potranno ammirare da vicino il prezioso tesoro archeologico dell’antica città di Heraclea trovato nel greto del fiume Cavone in territorio lucano.”

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