Lunedì 20 maggio a Policoro consiglio comunale monotematico sulla gestione del servizio rifiuti

comune Policoro

Dopo 14 mesi, dalla richiesta ufficiale del Capogruppo di “Policoro Futura” Giuseppe Maiuri, Lunedì 20 Maggio, in sala consiliare a Policoro, si parlerà, in un consiglio comunale monotematico ed aperto alla partecipazione di tutti gli attori a varo titolo convolti, di gestione del servizio rifiuti nel comune jonico.

“Si parlava di previsionale 2018 – si legge in una nota di “Policoro Futura” – quando, nella riunita adunanza del 28 Marzo 2018, il consigliere Maiuri denunciava -carte alla mano- le gravi carenze nella attuazione del disciplinare tecnico prestazionale sottoscritto con l’allora gestore del servizio di raccolta rifiuti e chiedeva un apposito consiglio comunale per discuterne pubblicamente.

Da allora molte cose sono cambiate. La Tradeco è fallita ed il servizio più costoso dell’ente, interamente a carico dei contribuenti, è stato affidato, ormai dallo scorso 20 Novembre 2018, con opposita ordinanza sindacale contingibile ed urgente, al raggruppamento temporaneo di imprese allo scopo costituito.

La superficiale ed arronzata aggiudicazione del servizio a mezzo procedura “ad personam” in luogo di una più auspicata pubblica manifestazione di interesse costò non poco allo stesso Mascia che, in un primo momento, andò sotto su una risoluzione presentata dai gruppi consiliare di minoranza per poi perdere pezzi della maggioranza e dunque essere costretto alle dimissioni, poi ritirate in “zona cesarini” grazie ad un accordo con il gruppo di Marrese (attuale Vicesindaco), i cui contenuti sono a tutt’oggi sconosciuto al consiglio e alla comunità policorese.

Mascia ha pagato, e continua a pagare, il prezzo dei suoi errori. La comunità di Policoro invece è chiamata a farsi carico del costo di un servizio remunerato a peso d’oro ma a tutt’oggi prestato in maniera inadeguata e per nulla soddisfacente.

Intanto il braccio di ferro tra l’amministrazione comunale ed il raggruppamento temporaneo di imprese continua a consumarsi in una serie infinita di contestazioni e controdeduzioni che originano sanzioni per inottemperanze che iniziano ad avere il sapore della “routine” ed il profumo del fallimento”.

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