Hanno preso il via le iniziative annunciate dal comitato Terre Joniche per chiedere interventi urgenti da parte delle istituzioni a favore dei territori metapontino e ginosino interessati dall’alluvione dello scorso primo marzo.
Mercoledì mattina i membri del comitato si sono dati appuntamento in piazza Vittorio Veneto, davanti alla Prefettura di Matera, dove hanno dato vita ad uno “sfangatoio”, ovvero una installazione allestita con i beni distrutti dagli agricoltori, dalle aziende turistiche e dalle famiglie nell’area colpita.
Il comitato ha poi illustrato in un documento le sue richieste, che sono stata successivamente presentate al prefetto di Matera, Francesco Monteleone, nel corso di un incontro svoltosi in Prefettura.
Tra le priorità indicate dal Comitato Terre Joniche l’attivazione di un provvedimento, conseguente alla dichiarazione dello stato di calamità e che garantisca l’erogazione di fondi alle imprese agricole; una moratoria su pagamenti di imposte da parte di società di riscossione tributi, enti previdenziali e banche e infine l’avvio delle opere preventive di tutela del territorio.
Interventi che il movimento ritiene necessari affinchè “siano mantenuti gli impegni per i danni dell’alluvione dello scorso marzo”.
Giovedì la protesta si sposterà a marina di Ginosa, nel piazzale della stazione ferroviaria, mentre venerdì e sabato, a partire dalle ore 10, il comitato “Terre Joniche” allestirà un presidio nel piazzale delle Tavole Palatine, dove ancora oggi sono alloggiate alcune delle famiglie colpite dall’esondazione di Bradano e Basento.
Nel corso delle due iniziative non mancheranno momenti di dibattito e riflessione sulle problematiche che affliggono il territorio, anche attraverso la proiezione di video e documentari.