Era stracolma la sala conferenze dell’Hotel Palatinum di Metaponto, dove si è svolta un’assemblea organizzata dalla Coldiretti con tutti gli imprenditori agricoli danneggiati dagli eventi calamitosi che hanno interessato la costa jonica lucana e pugliese lo scorso primo marzo.
Nel corso del dibattito, a cui hanno partecipato i massimi dirigenti della Coldiretti lucana e tarantina, è stato presentato un primo sommario bilancio dei danni.
E i numeri parlano chiaro: centocinquanta ettari di colture ortive sono state interessate dall’alluvione; il cinquanta per cento delle colture protette, tra cui le pregiate fragole, è andato danneggiato; danni enormi ci sono stati anche per oliveti (30 ettari), frutteti (100 ettari), vigneti (20 ettari), agrumeti (110 ettari).
Ma i problemi più gravi sono arrivati per i campi destinati al seminativo, per un totale di millecinquecento ettari danneggiati.
Per non parlare poi dei danni al comparto zootecnico e quelli strutturali.
Una situazione di grave criticità, per la quale la Coldiretti ha chiesto interventi urgenti al governi regionale e nazionale.
La nostra intervista al presidente della Coldiretti, Piergiorgio Quarto.