Sono iniziate le operazioni di scarico automatico della diga di San Giuliano a Matera che domenica ha invasato oltre 30 milioni di metri cubi di acqua, raggiungendo il livello di piena.
L’attivazione degli scarichi automatici consentirà il deflusso a valle dell’acqua che non può essere trattenuta dalla diga.
Ciò comporta che l’acqua che dovesse cadere non sarà più trattenuta dalla diga ma seguirà il decorso naturale.
La Protezione civile della Regione sta monitorando la situazione in costante contatto con le Prefetture, le Province di Matera e Taranto, i Comuni a valle della diga e il Centro funzionale della Puglia.
E’ stato informato il Dipartimento nazionale della Protezione Civile.
Sono stati, infine, attivati presidi idraulici nei punti critici individuati lungo il Bradano tramite le associazioni di volontariato.
A Bernalda, in località Serramarina, a causa di un forte nubifragio che ha già superato i 30 centimetri di acqua, precauzionalmente è in corso l’evacuazione dei residenti della zona che verranno ospitati presso il centro di raccolta allestito nell’Hotel Palatinum dove sarà data l’assistenza necessaria..
Sgombrate anche le famiglie che risiedono nei pressi delle sponde del fiume nei territori compresi tra Montescaglioso e Metaponto.