Conferenza stampa per il Comitato Unitario di Cittadini di Puglia e Basilicata per la difesa delle terre joniche, nato dopo l’alluvione dello scorso primo marzo.
L’incontro con i giornalisti si è svolto davanti alle tavole Palatine, dove sono ancora ospitate, nelle tende, alcune famiglie le cui case sono state allagate dall’esondazione del Bradano.
“Il 19 Marzo, nella Manifestazione unitaria nel Parco Comunale di Marina di Ginosa – ha detto il portavoce del Comitato, Domenico Lence – avevamo fatto un appello chiaro all’unità e ad agire in maniera rapida, con misure certe e straordinarie per consentire a comunità come quelle del Tarantino e del Materano di uscire dalla crisi.
Avevamo detto con chiarezza che siamo in mobilitazione e che, questa volta, non ci accontenteremo della logica della pacca sulle spalle o delle assicurazioni cui non seguono fatti.
Ancora non vediamo traccia dei provvedimenti urgenti che i cittadini attendono”.
Durante la conferenza stampa, il comitato ha riproposto con preoccupazione quattro domande, relative all’assenza di dichiarazione, da parte del Governo, dello stato di emergenza anche per la Puglia; alle poche certezze sui finanziamenti e sui provvedimenti di sospensione dei pagamenti nei territori colpiti; sulla preparazione del territorio a fronteggiare altre emergenze simili.
“Due – hanno sottolineato gli esponenti del Comitato – sono gli atti urgenti che ci aspettiamo: che il governo nazionale adotti lo stato di calamità per la Puglia emettendo le ordinanze per Puglia e Basilicata e che si aprano percorsi concreti per definire forme di sospensione di pagamenti, scadenze ed esecuzioni per i soggetti colpiti.
Come avevamo annunciato – hanno concluso – siamo pronti a rispondere con la mobilitazione ed a passare a forme di lotta determinate se non avremo risposte”.
Il Comitato ha convocato una nuova assemblea per giovedì prossimo nel Borgo di Metaponto, per decidere nuove iniziative da avviare “se non ci saranno state risposte chiare alle richieste di misure per fronteggiare la crisi”.