Scende in piazza il comitato per la Difesa delleTerre Joniche, nato spontaneamente dopo l’alluvione del primo marzo scorso che ha causato danni ingenti ai cittadini di Metaponto e di Ginosa Marina.
Ed è proprio per questi cittadini che il comitato si batte affinchè i loro diritti non vengano calpestati da una burocrazia lenta ed inefficace.
Dopo l’assemblea pubblica di giovedì scorso, dove i membri del Comitato avevano annunciato una grande manifestazione popolare, è stato stilato il programma delle varie iniziative messe in campo per chiedere che il governo nazionale dichiari lo stato d’emergenza per la Puglia e destini con ordinanza i fondi e gli strumenti necessari per Puglia e Basilicata, per aprire un percorso certo per permettere che nelle aree lucane e pugliesi colpite si realizzino misure straordinarie come la sospensione dei pagamenti e delle scadenze per quanti hanno perso reddito, che fra il territorio materano e tarantino si realizzi un piano coordinato di messa in sicurezza e di prevenzione di altri eventi come quelli che da troppo tempo si stanno ripetendo.
Interventi necessari quelli che i membri del comitato Terre Joniche richiedono alle istituzioni.
Due i presidi che si sono formati a seguito dell’alluvione, uno a Ginosa marina fortemente colpita dalle piogge ed esondazioni, l’altra a Metaponto, anch’essa devastata dalle acque.
Ed il primo appuntamento dei due presidi è fissato per mercoledì mattina 6 Aprile alle ore 10 davanti alle due prefetture di Matera e Taranto,
Giovedì i manifestanti si sposteranno a Ginosa marina nel piazzale della Stazione mentre venerdì e sabato la manifestazione e il presidio si sposterà alle Tavole Palatine di Metaponto.
“Difendiamo le terre joniche”, questo il nome del comitato e questo l’obiettivo dei manifestanti che non vogliono assolutamente essere considerati cittadini di serie B e che dovranno quindi manifestare a gran voce per ottenere diritti che finora sembrerebbero essere stati negati.