E’ stata l’alluvione dello scorso primo marzo, che ha provocato ingenti danni in tutta la regione, la protagonista dell’ultima seduta del consiglio regionale.
Nel corso dell’assise gli assessori Mazzocco e Gentile, rispettivamente all’Agricoltura e all’Infrastrutture, hanno presentato un primo parziale bilancio dei danni causati dal maltempo.
Dalla relazione dell’assessore Gentile, ammontano a non meno di 112 milioni i danni provocati alle infrastrutture in una zona di circa cinquecento chilometri quadrati, mentre ci vorranno altri 97 milioni per rimuovere il rischio per il futuro, con interventi di pulizia del fiume e sistemazione degli argini.
Un “conto” che purtroppo non è definitivo, anche perché manca il corposo capitolo dedicato alle attività produttive.
Nel suo intervento l’assessore ha osservato che “occorrerà rivedere tutto il sistema delle concessioni dei terreni appartenenti al demanio fluviale”, annunciando che “dove ritenuto necessario, occorrerà ricorrere alla delocalizzazione, anche tramite procedure di espropriazione, delle attività e delle strutture e infrastrutture ubicate in aree non difendibili da piene”.
E una stima parziale dei danni arriva anche dal comparto agricolo.
Per l’assessore al ramo, Vilma Mazzocco, la stima attuale dei danni supera i 31 milioni di euro, anche se gli accertamenti sono ancora in corso e “i risultati dell’attività sono parziali ed in quanto tali vanno interpretati come suscettibili di ulteriore aggiornamento”.
L’assessore ha fatto una panoramica completa sull’impatto che l’alluvione ha avuto sul settore, individuando aree e settori più colpiti.
“I territori comunali su cui si registrano i maggiori danni sono quelli di Matera, Montescaglioso, Bernalda-Metaponto, Scanzano, Policoro, Tursi, Montalbano, Rotondella, Grottole, Grassano, Nova Siri, Irsina, e San Mauro Forte” mentre non si escludono danni, che sembrano di minore entità, anche nella provincia di Potenza.
“Le coltivazioni erbacee e quelle arboree – ha spiegato – hanno subito danni che vanno dall’estirpazione delle piante al danneggiamento per l’adesione sulle superfici di limo e fango che ha reso le produzioni non commerciabili”.
Ma danni più rilevanti hanno subito le strutture, tra capannoni, case rurali, serre e attrezzature varie.
Ma il maltempo ha causato ingenti danni anche al settore turistico, ancora più gravi se si pensa che la stagione estiva è alle porte.
Per questo l’assessore alle Attività Produttive, Erminio Restaino, ha annunciato alcuni provvedimenti, tra cui la proroga dei termini di scadenza del bando Piot, l’ottenimento da Acquedotto Lucano della rateizzazione dell’acqua che le imprese utilizzeranno per lo sfangamento delle proprie attività, e l’avvio di una campagna per rassicurare i tour operator in relazioni con strutture ricettive del Metapontino e quanti già avevano prenotato in quella zona le loro vacanze.