Da dodici ore non piove più sul Metapontino ma l’allerta è massima, anche per la nuova allerta meteo diramata per le prossime ore.
I tecnici della Protezione civile della Regione Basilicata sono al lavoro per monitorare e rimuovere le tante difficoltà che si stanno verificando a causa dell’eccezionale ondata di maltempo.
Destano preoccupazione in particolare i corsi d’acqua ingrossati dalla pioggia che cade incessante e dalla neve dei giorni scorsi che si scioglie e sono molte le esondazioni che si sono già verificate tra le quali, in più punti, quelle dei fiumi Basento, Agri e Sinni, oltre a diversi torrenti.
Notevoli le difficoltà che si verificano nel Materano, specie nei centri dell’arco jonico, ma problemi di notevole entità si segnalano anche nell’hinterland potentino e nel Melfese.
Tecnici e oltre 200 volontari della protezione civile, insieme a forze dell’ordine e a tutte le istituzioni, stanno operando sul territorio e nei centri operativi comunali coordinati dalla sala operativa regionale, in particolare a tutela della vita umana per tutelare la quale è stata necessari anche l’adozione di diverse ordinanze di sgombero che hanno interessato Matera (con circa 10 persone sfollate), Scanzano (50 sfollati), Pisticci (44 sfollati), Policoro (50 sfollati), Tursi (10 sfollati), Bernalda (10 sfollati), Melfi (3 sfollati) e Pignola (3 sfollati). La situazione viene tenuta sotto controllo in particolare con il monitoraggio dei corsi d’acqua e, qualora altri dovessero far evidenziare situazioni critiche, potrebbero essere adottate nuovi provvedimenti.
Particolarmente colpite sono anche le reti di comunicazione con problemi su viabilità primaria e secondaria si registra un po’ in tutta la rete.
Chiuse in diversi tratti la Statale 106 Jonica, la statale Basentana e la statale Fondovalle dell’Agri.
Nel Materano si sono verificate esondazioni in vari punti di canali e fiumi che hanno raggiunto livelli di massima specie in prossimità della 106 Jonica e a valle della stessa.
L’Anas ha disposto la riduzione della carreggiata della strada e la chiusura dei sottopassi in vari punti perché allagati.
Ed è proprio delle ultime ore la notizia della chiusura della Jonica tra Metaponto e Ginosa Marina (km 449) per l’esondazione del fiume Bradano,
Peggioramenti delle condizioni potrebbero portare alla chiusura totale dell’arteria.
Discorso analogo per la Basentana da Ferrandina a Metaponto, mentre l’interruzione sulla Fondovalle dell’Agri si è verificata al km 104, in territorio di Montalbano, dopo che la carreggiata è stata invasa dall’acqua fuoriuscita dall’Agri.
Numerose anche le strade provinciali e comunali chiuse e impraticabili, specie nei territori di Scanzano, Pisticci, dove glia allagamenti hanno quasi isolato la frazione di Marconia, Policoro, Tursi, Matera, Bernalda, Chiaromonte, Montalbano, Melfi, Tolve, dove è stata chiusa la strada per San Chirico Nuovo, Brindisi di Montagna e Vaglio.
Problemi anche sulla rete ferroviaria.
Acqua e fango hanno invaso i binari della stazione di Lagopesole e in alcuni tratti nel territorio di Scanzano, mentre è sotto stretto monitoraggio una frana in territorio di Brindisi di Montagna che potrebbe minacciare un ponte ferroviario.
La grande quantità di acqua che si riversa sul terreno sta anche mettendo in moto fenomeni franosi.
Episodi di questo tipo già si segnalano nel centro di Pisticci e a Tursi, con il crollo di un muro nell’abitato, mentre in vari centri del Potentino e del Materano si sono verificati allagamenti di abitazioni scantinati e negozi.
Numerosi i centri che hanno disposto la chiusura delle scuole per la giornata di lunedì.
Ordinanze in tal senso sono già state adottate per Scanzano, Pisticci, Policoro, Tursi, Bernalda, Craco, Colobraro, Valsinni, Montalbano, Nova Siri, Grassano, Grottole e Stigliano.