Intere coltivazioni di carciofi, asparagi, bietole, finocchi e rape pronte per la raccolta e alcuni alberi da frutta in fiore sono andati distrutti nei campi dell’Alto Bardano, in particolare tra Lavello e Palazzo San Gervasio con il gelo che si abbattuto in queste notti pregiudicando le produzioni con una stima di migliaia di euro di danni.
Serre distrutte e piantagioni allagate anche in alcune aree del Metapontino.
E’ quanto fa sapere Coldiretti Basilicata in merito all’ondata di maltempo che sta investendo anche il territorio lucano con un brusco calo delle temperature, gelo e pioggia intensa.
“Purtroppo è accaduto ciò che temevamo accadesse – commenta il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani – lo sbalzo termico primaverile ha colpito le campagne dopo un inverno che si è classificato in Italia come il secondo più caldo dal 1800 a livello climatologico facendo registrare una temperatura addirittura superiore di 2,03 gradi rispetto alla media di riferimento che ha favorito il risveglio della natura con l’anticipo delle primizie di stagione che sono andate distrutte. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude Pessolani – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi, tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.