Sopralluogo dei tecnici della Protezione Civile Nazionale in Basilicata per completare il quadro dei danni causati dall’alluvione dello scorso primo marzo.
La prima tappa è stata al viadotto Calciano 2 lungo la Basentana, chiusa al traffico in quel tratto proprio per il cedimento di alcuni piloni causata dalle abbondanti pioggia e dall’esondazione del fiume Basento.
Un disagio notevole per gli automobilisti, costretti ad una lunga deviazione da Tricarico per viaggiare da e per Potenza.
E i primi dati arrivati dal sopralluogo non sono rassicuranti, con 122 strade della provincia di Matera che necessitano di interventi urgenti.
Successivamente ci si è spostati a Metaponto, dove saranno necessari lavori di ripristino non solo per la rimozione del fango ma anche per la ricostruzione e il rafforzamento degli argini dei fiumi.
Interventi che serviranno per ripristinare la situazione ma anche per evitare problemi futuri, in un’area storicamente soggetta allo straripamento dei corsi d’acqua.
Intanto il Comitato per la Difesa delle Terre Joniche, costituitosi all’indomani dell’alluvione e composto da associazioni e organizzazioni del Metapontino e del tarantino, ha annunciato che il prossimo 19 marzo ci sarà una grande manifestazione popolare, con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sui gravi danni provocati dall’esondazione dei cinque fiumi della costa jonica.