Nella serata di giovedì 21 settembre i Carabinieri della Stazione e dell’Aliquota Radiomobile di Policoro, a seguito di richiesta di soccorso per una violenta aggressione nei confronti di una donna pervenuta sul numero di emergenza 112, sono intervenuti presso l’abitazione della vittima dove hanno trovato e bloccato il compagno convivente, visibilmente in stato di alterazione e agitazione.
I Carabinieri erano stati allertati dalla nipote della vittima che, sentendo le urla, si era affacciata, aveva assistito a parte della scena ed aveva visto la zia fuggire di casa.
La donna, infatti, impaurita, per sfuggire all’ira e alla violenza del compagno che senza alcun motivo aveva iniziato a minacciarla e a colpirla, era fuggita di casa e si era rifugiata e nascosta all’interno di un magazzino nelle vicinanze delle sua abitazione dove i militari l’hanno effettivamente rintracciata.
Gli immediati accertamenti svolti consentivano ai Carabinieri di verificare che l’episodio descritto non era che l’ultimo, in ordine temporale, di una serie di offese, minacce e violenze fisiche nei confronti della donna. Episodi che duravano fin dall’inizio della relazione con l’uomo.
Pochi giorni prima, infatti, dopo aver subito l’ennesima aggressione in cui era sta picchiata nel corso di una lite nata per banali motivi, la donna a causa dei persistenti forti dolori era andata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Policoro, riferendo di esser caduta, ed i medici le avevano riscontrato la frattura di tre costole.
La donna non aveva mai confidato alla sua famiglia né denunciato prima ad alcuna forza di polizia le violenze subite poiché assoggettata psicologicamente all’uomo e intimorita al pensiero di ritorsioni da parte del compagno, sia nei suoi confronti che nei confronti dei famigliari.
A conclusione dei racconti della donna, rincuorata dalla presenza e dall’approccio rassicurante e comprensivo dei militari, sono scattate le manette per D.R., quarantaquattrenne, arrestato in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia ed accompagnato presso il carcere di Matera, ove si trova tuttora in custodia.
Compagnia Carabinieri Policoro