Bambini offesi e minacciati, strattonati e costretti a stare con la faccia verso il muro.
Sono le accuse ipotizzate dalla Polizia nei confronti di una maestra sessantaquattrenne di una scuola dell’infanzia di Matera per la quale il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale ha emesso un provvedimento di sospensione per 6 mesi.
I dettagli dell’operazione della Squadra Mobile sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Questura di Matera a cui hanno partecipato il Procuratore Capo Pietro Argentino, il questore Luigi Liguori, il capo della Squadra Mobile Fulvio Manco e il sostituto procuratore che ha condotto le indagini Annafranca Ventricelli.
Le vessazioni psico-fisiche quotidiane sono state ricostruite dalla Squadra Mobile nell’ambito di una attività di indagine che ha visto anche l’installazione di microcamere nell’aula.
Gli accertamenti sono cominciati dopo che il comportamento di alcuni bambini a casa aveva destato sospetti nei genitori: ad un certo punto cinque genitori si sono rivolti alla dirigente della scuola. Successivamente, è stata presentata una denuncia ed è intervenuta la Polizia.
Le immagini, registrate tra novembre e dicembre dello scorso anno, hanno mostrato che la maestra spesso gridava verso i piccoli ad alta voce qualsiasi rimprovero, colpendo ripetutamente con la bacchetta la cattedra al grido “ordine e disciplina”, strattonandoli, chiamandoli con numerosi epiteti offensivi, minacciandoli e posizionandoli con la forza con la faccia contro il muro o con la testa sul banco, sferrando loro schiaffi anche a due mani.
La sussistenza di queste ripetute condotte di violenza fisica e morale è stata riscontrata attraverso delle intercettazioni audio-video ambientali, che hanno evidenziato l’incapacità di contenere talvolta anche l’esuberanza dei piccoli, con i normali mezzi educativi, ma ricorrendo all’uso della violenza con un atteggiamento irato e stizzito.
Tutto ciò ha minato l’integrità psico-fisica di tutti i piccoli alunni che anche quando si trovavano presso le loro abitazioni istintivamente ponevano le mani di fronte al viso anche quando un genitore si avvicinava per dare una carezza o un bacio.
L’insegnante è stata ritenuta responsabile del reato di maltrattamenti, aggravato dall’aver commesso il fatto in danno di minori.
La misura cautelare interdittiva è stata eseguita dal personale della Squadra Mobile.
Questura di Matera