Manifestazione di interesse per l’asilo nido di Centro Agricolo di Pisticci

Asilo Nido Centro Agricolo

L’amministrazione comunale di Pisticci, allo scopo di valorizzare l’asilo nido di Centro Agricolo, oggetto di ristrutturazione negli anni precedenti, ha indetto una manifestazione d’interesse per individuare un soggetto che provveda alla gestione sperimentale della struttura.

Il progetto “Un nido per crescere” ha come finalità principali la crescita psicosociale dei bambini, un sostegno alla genitorialità e la prevenzione di situazioni di svantaggio psicofisico e sociale.

Il nido di Centro Agricolo potrà ospitare i minori dai 3 ai 36 mesi.

“Grazie all’ottenimento di fondi regionali, tramite l’avviso pubblico “Start up asili nido” indetto dalla Regione Basilicata, a cui l’Amministrazione Comunale ha partecipato, il Comune di Pisticci può finalmente avviare le attività presso l’asilo nido di Centro Agricolo – spiega il vicesindaco Mariagrazia Ricchiuti– Abbiamo ottenuto un finanziamento di 120.000 euro, di cui 80.000 per completare la dotazione strumentale della struttura e 40.000 per sostenere i costi di avvio e gestione del servizio. Questo sostegno economico da parte della Regione Basilicata ci permetterà di abbattere notevolmente i costi delle famiglie nella fase di avvio del servizio, durante la quale saranno applicate le tariffe del Regolamento comunale vigente, approvato nel 2011 e mai applicato.

A conclusione della fase sperimentale, che durerà da ottobre a gennaio, si procederà ad una valutazione dei dati che emergeranno dalla gestione, tenendo conto anche della risposta delle famiglie rispetto ad un servizio che costituisce una novità assoluta per il territorio e quindi non ci consente di basarci su un dato storico. Solo allora si potranno definire ed attualizzare le tariffe al momento in vigore, per rendere il servizio sostenibile per l’Ente e quello che sarà il futuro gestore”.

“Abbiamo optato per l’affidamento diretto, in via sperimentale, secondo le procedure di cui all’art. 36, comma 2, lett. a) del D.Lgs. 50/2016 -spiega il sindaco Viviana Verri- perché costituiva l’unico strumento attuabile per poter fruire del contributo alla gestione ottenuto mediante il finanziamento regionale ed avviare un servizio innovativo rispetto al quale non sappiamo ancora quale sarà la risposta degli utenti e l’effettiva sostenibilità. È una sfida che accogliamo volentieri per dotare il territorio di un nuovo strumento di sostegno alle famiglie e soprattutto alle tante donne che hanno necessità di misure volte a conciliare la vita famigliare con la propria attività lavorativa.

Parallelamente a tale fase di gestione sperimentale, l’Ufficio Scuola e Servizi Sociali sarà a lavoro per redigere un efficace progetto definitivo per l’affidamento della struttura mediante procedura di gara, oltre al necessario aggiornamento del Regolamento comunale e delle relative tariffe, per giungere ad un affidamento stabile del servizio all’inizio del 2020.

La riapertura dell’asilo nido, inoltre, permetterà di creare opportunità di lavoro per professionisti del settore educativo e per il personale ausiliario, come previsto dalle normative regionali in materia di strutture sociosanitarie.

Non comprendiamo, quindi, in cosa la nostra azione sarebbe non conforme a legge o addirittura discriminatoria, se qualcuno ci ritiene colpevoli di aver lavorato per ottenere un finanziamento regionale e di volerlo utilizzare al meglio, avvalendoci di facoltà concesse dalla legge allora siamo ben felici di dichiararci colpevoli!

Lasciamo le valutazioni del servizio alle famiglie che vorranno fruirne, che ci auguriamo siano tante”.

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