E’ stata una serata ricca di stimoli, quella di sabato sera, presso il Centro Culturale Ce.C.A.M di Marconia, con la presentazione di: “Rosa sangue”, prima antologia di racconti al femminile con un tema forte come quello del “femminicidio”. Leggende e storie del passato riproposte in chiave fantastiche, storie che parlano di “femminicidio”.
Edito da Altrimedia edizioni con prefazione di Daniele Giancane, la raccolta è stata curata da Donato Altomare, cui si da il merito dell’idea di questa antologia di racconti (vincitore del premio Urania), che ha anche curato la postfazione con una piccola indagine storica e Loredana Pietrafesa (vincitrice del premio Italia col romanzo – Una madrigale per morire).
Diciotto autrici hanno raccontato all’interno della stessa storie di femminicidi, senza scadere in descrizioni raccapriccianti, senza approfittare del gusto dell’orrido, tipici di infiniti programmi televisivi proposti e riproposti.
La serata introdotta e conclusa da Giovanni Di Lena (Presidente Ce.C.A.M), mentre a moderare la stessa è stato Filippo Radogna (Giornalista- Direttore del mensile “La Cupola Verde”). E’ intervenuta dopo i saluti anche la Vice Sindaco e Assessore alla Cultura di Pisticci Maria Grazia Ricchiuti che ha spiegato come le istituzioni e la scuola siano fondamentali per gli uomini e le donne di domani.
“Non a caso – ha spiegato Ricchiuti – in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” del 25 novembre, il Comune di Pisticci ha organizzato un incontro abbinando allo stesso un concorso di elaborati cui i migliori saranno premiati, con la presenza delle scolaresche con: il Questore; una psicologa e una criminologa cui verrà affrontato il tema della violenza sulle donna”.
Vito Epifania editore con Altrimedia Edizioni, nel suo intervento ha voluto focalizzare la funzione di coloro che pubblicano i libri, come nel caso di Altrimedia sempre attenta ai temi con una linea editoriale profusi verso la “funzione della lettura” una funzione che ha cercato di stimolare una riflessione sul tema attraverso “il fantastico”. Da tematiche complesse si è cercato di passare da una dimensione personale diretta personale uomo/donna ad una più ampia ma anche di “responsabilità sociale”.
Grazia Giannace (Vice presidente del Ce.C.A.M.) ha sottolineato invece andando indietro nel tempo quando abbia avuto inizio la violenza su le donne, quando la donna considerata “angelo del focolare” non aveva nemmeno l’anima perché impura. La violenza poi è venuta fuori quando la donna di oggi ha preso consapevolezza di se che ha messo paura agli uomini, prima forti con le donne oggi fragili, invitando le stesse donne a capire questa fragilità cercando di aiutarli. Solo un cambiamento di mentalità risulta essere la strada giusta, la vera rivoluzione fatta con un lavoro continuo, culturale, educativo, come nel caso dell’incontro pubblico di sabato a Marconia.