Marconia: Polizia scopre furto di energia elettrica

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Ancora un caso di indebita percezione di ingenti quantitativi di energia elettrica scoperto dalla Polizia di Stato, che ha portato all’arresto di una persona.

Questa volta è accaduto a Marconia, dove era segnalata la notizia di una probabile manomissione della rete dell’energia elettrica.

Sul posto il personale del Commissariato di Pisticci ha eseguito un’ispezione congiuntamente a tecnici dell’Enel.

Le operazioni di verifica si presentavano difficoltose dal momento che i tecnici dell’Enel hanno dovuto “scavare” all’interno di un muro lungo il perimetro dell’abitato ispezionato.

Si è così scoperto che il cavo erogatore Enel era stato reciso e collegato ad esso un cavo abusivo che consentiva di alimentare abusivamente un’abitazione privata con deposito con diversi utensili all’interno, tra cui una saldatrice e un grosso scaldabagno. Lo stratagemma, isolando totalmente i due contatori esistenti nella proprietà, consentiva di non registrare l’energia elettrica di fatto consumata.

Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di stimare in circa 28 mila euro il valore dell’energia elettrica sottratta negli ultimi 5 anni dal proprietario dell’abitazione.

Informato dei fatti, il PM presso la locale Procura della Repubblica ha disposto a carico del soggetto la misura restrittiva degli arresti domiciliari per furto aggravato di energia elettrica commesso in flagranza di reato.

La manomissione della rete elettrica fatta dai “furbi dell’energia”, oltre a costituire reato, comporta pericoli ed inconvenienti che è bene richiamare.

Infatti, gli interventi abusivi sui cavi elettrici comportano il rischio molto alto di restare folgorati e di provocare incendi per sovraccarico o corto circuito, senza considerare i danni e le ripercussioni negative che possono arrecare alla rete pubblica di distribuzione con conseguenti disagi per la collettività.

I servizi di controllo congiunti della Polizia di Stato e personale specializzato dell’Enel pertanto proseguiranno nei prossimi giorni al fine di monitorare costantemente il territorio onde prevenire e reprimere tali reati.

Questura di Matera

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