La monumentale istallazione dell’Artista Ha Shult invade la capitale europea della Cultura dal 25 agosto.
Tornano a sorpresa, dopo oltre 10 anni dalla loro improvvisa apparizione a Piazza del Popolo a Roma, i 1.000 ‘Trash People’, la comunità di ‘uomini di spazzatura’.
Le sculture antropomorfe realizzate da HA Schult, l’artista tedesco che ha affascinato il mondo con le sue sorprendenti opere e istallazioni. Si deve a lui l’immagine imponente dei Trash People che sin dalla prima apparizione nella città romana di Xanten in Germania, non ha smesso di affascinare chiunque attraversando il mondo dalle Piramidi di Giza alla Grande Muraglia, passando dalle Città e piazze più famose (dalla Piazza Rossa a Mosca a Piazza del Popolo a Roma, alla Grand Place di Bruxelles e ancora da Piazza Duomo a Colonia alla Defense di Parigi, fino al Circolo Polare Artico, passando dalle Alpi e dal Cervino).
Una comunità di beffardi ‘turisti’ molto ben organizzati i Trash People, il loro Dna è composto da vecchie lattine, rifiuti in genere, plastiche e bottiglie, contenitori di detersivi, latte arruginite, pezzi di automobile, di carrozzeria o meccanici, di computer e di qualsiasi altro oggetto prodotto in larga scala dall’industria mondiale. Un viaggio senza frontiere come l’inquinamento vero e proprio, qui rappresentato da ‘turisti’ senza passaporto, proprio come i rifiuti, che la comunità umana abbandona sul Pianeta. Un ritorno in Italia, all’apparenza brioso e pittoresco che non nasconde le ragioni di una grande preoccupazione, come sottolinea Fabio Di Gioia, il Curatore italiano dell’evento: ‘L’immagine di Matera, dei sassi, di un posto unico al mondo per bellezza e storia suggeriva, specialmente coi riflettori accesi della cultura europea, la possibilità di rilanciare un severo e importante monito e di farlo però attraverso l’arte.
Quella dei Trash People è una presenza dal duplice volto, allegro e nel contempo inquietante. Rispecchia il fatto che purtroppo i posti più magici del Pianeta sono stati tutti raggiunti dall’inquinamento umano, i fondi dei mari, i ghiacci perenni, persino oltre i nostri cieli si parla di una cospicua presenza di rifiuti spaziali. E’ il volto nascosto di quello che chiamiamo progresso.
Dal 25 agosto i Trash People si mostreranno nei Sassi, a partire dal complesso monastico di S. Agostino, a sorpresa si affacceranno in seguito, uniti o sparsi per gruppi, come visitatori in vari punti di interresse della città. Il biglietto di ritorno dei Trash People è per fine ottobre e fino ad allora sarà possibile imbattersi, farsi fotografare e catturare le immagini delle istallazioni di HA Schult visitando la città. In occasione degli eventi inaugurali del 24 e 25 agosto, interverranno a commento delle opere e dell’istallazione importanti storici dell’arte e critici internazionali.
Non tutti i 1.000 Trash People torneranno a casa… – prosegue Fabio Di Gioia – 20 di loro, i ‘Matera People’, fanno parte di un’edizione speciale che l’artista ha inteso realizzare con le polveri del famoso tufo e della pietra millenaria per l’occasione, conquistato dalla città e dall’energia creativa che l’ambientazione dei sassi gli ha trasmesso e i collezionisti ne hanno già acquistato la quasi totalità. ‘Come sempre avviene – nota sempre il Curatore – il pubblico ne resta affascinato e scatta una impressionante mole di selfie e fotografie. Così è stato con l’occupazione’ di Piazza del Popolo del 2007 che avvenne in una sola notte. L’istallazione fu tenuta in segreto fino al giorno dell’evento. I romani si svegliarono improvvisamente con il loro salotto cittadino invaso dalla spazzatura, ma era Arte. Oggi, a 12 anni di distanza, l’invasione dei rifiuti c’è stata veramente’.
Trash People 2019, a Matera, è patrocinato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dal Comune.
E’ stato reso possibile dalla partecipazione di grandi aziende internazionali e per l’Italia, in particolare da Conai – Consorzio Nazionale Imballaggi, particolarmente impegnato per gli obiettivi di legge per il recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio, da Cisa Spa, azienda specializzata nello smaltimento rispettando l’ambiente, in grado di trasformare il rifiuto ricavando bioenergia e da Betafin Spa, azienda locale che opera nel settore della salute pubblica e la distribuzione a livello
Nato nel 1939, HA Schult è cresciuto fra le rovine di Berlino e dal 1958 al 1961 ha frequentato l’Accademia d’Arte a Düsseldorf. Nel 1960 ha inventato i neologismi “Macher” e “Biokinetik” due termini poi tradotti che sono diventati rappresentativi della nostra società. La sua attenzione si è focalizzata sulle ambientazioni sociali di città e regioni del mondo. La sua opera artistica si è espressa sempre con immagini di grande impatto. Famose sono le azioni e realizzazioni di quest’autore in Germania (“Aktion” 20.000 km”, 1970), a Venezia (“Venezia vive”, 1976), New York (“Crash”, 1977), nella Ruhr (“Ruhr Tour”, 1978), a Berlino (“N.Y. is Berlin”, 1985), Colonia (“Fetisch Auto”,1989), St. Petersburg (“Krieg und Frieden”,1994), in Renania (“Rheingeist”,1996). Sull’autostrada per l’aeroporto di Colonia-Bonn ha realizzato “Hotel Europe” (1999), che è rimasta la più grande scultura al mondo fino alla sua distruzione il 13 maggio 2001. Nel 2001 ha creato il suo “LoveLetters Building” a Berlino-Mitte. Nel 2003 ha creato “Trees for Peace” a Essen. Dal 1991 il suo “Golden Bird” è istallato sopra il Museo Civico di Colonia. Negli ultimi anni si è dedicato alla riqualificazione del centro di Düsseldorf con un esteso progetto artistico, l’Andreas Quartier. È stato il primo artista europeo ad affrontare gli squilibri ecologici e tuttora è uno dei maggiori promotori della nuova consapevolezza ecologica. Dal 1968 si divide tra Monaco, Colonia New York e Berlino. Nel 1986 è stato fondato a Essen il HA Schult-Museum für Aktionskunst che nel 1996 è stato trasferito a Colonia. Nel 1996 ha esposto per la prima volta i suoi Trash People, istallazione artistica di grande successo che sta compiendo il giro del mondo.