Dal 13 al 17 settembre, presso gli spazi espositivi della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata del Palazzo “ex Ospedale S. Rocco”, in piazza S. Giovanni a Matera, sarà allestita la mostra fotografica “Frammenti di Storia. L’Italia attraverso le impronte, le immagini e i sopralluoghi della Polizia Scientifica”.
L’esposizione, che tanto successo ha già riscosso negli scenari che l’hanno ospitata sul territorio nazionale, sarà sicuramente accolta con grande entusiasmo nella città di Matera, Capitale europea della Cultura 2019, divenuta quest’anno centro primario di interesse e di attrazione turistica e culturale, anche grazie ai numerosi eventi ed alle prestigiose iniziative che la stanno interessando.
Il catalogo sarà in esposizione sino al 17 settembre, a beneficio, oltre che della cittadinanza, anche dei numerosi visitatori che ogni giorno percorrono il centro storico cittadino e ammirano il patrimonio artistico della città di Matera e permetterà di diffondere la conoscenza delle peculiari attività svolte dalla Polizia Scientifica, una delle articolazioni d’ eccellenza della Polizia di Stato.
Alla cerimonia di inaugurazione, che si terrà venerdì 13 settembre alle ore 11.30 nella sala del “Cristo Flagellato”, parteciperanno il Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina, il direttore del Servizio Polizia Scientifica Luigi Rinella, il Questore di Matera Luigi Liguori.
Saranno inoltre presenti le massime autorità locali, i rappresentanti della magistratura, i comandanti provinciali delle altre forze di polizia, rappresentanti di Istituzioni locali e del mondo culturale e rappresentanze di studenti .
Nella Piazza San Giovanni sarà allestito un Gazebo ed esposto il “Forensic Fullback”, di cui la Polizia Scientifica si è recentemente dotata, che viene utilizzato principalmente per la specifica attività di esame della scena del crimine. Un veicolo moderno e tecnologicamente avanzato, specializzato ed attrezzato per le esigenze degli operatori della Polizia Scientifica, che consente di svolgere le attività, garantendo alti livelli di efficienza ed efficacia.
Nella storica Piazza Vittorio Veneto invece sarà dato spazio al “Moving Lab” il laboratorio mobile, dotato di tutti i sistemi all’avanguardia per le attività investigative di tipo scientifico, in grado di riprodurre il lavoro di un gabinetto provinciale di Polizia scientifica.
La galleria di documenti e immagini della mostra riporteranno alla memoria alcuni momenti più significativi per il destino dell’Italia, negli ultimi cento anni, raccontati da chi li ha vissuti in prima linea a servizio dell’ordine e della sicurezza pubblica. Stragi, omicidi, personaggi e fatti diversi legati, da un solo filo rosso rappresentato dal lavoro della Polizia Scientifica.
Non mancherà uno sguardo al futuro, ormai anche presente, e alle tecniche basate sulla rivoluzione digitale, grazie alle quali la Polizia Scientifica continua a stare al passo dell’innovazione tecnologica e a sfruttare l’evoluzione delle scienze forensi.
Numerose le curiosità per i visitatori: le impronte di un inedito Benito Mussolini, non calvo ma con i capelli, il cartellino foto segnaletico di un giovane antifascista Sandro Pertini, il sequestro di Aldo Moro, le stragi di Capaci e di via D’Amelio, i “pizzini” di Bernardo Provenzano, il conflitto a fuoco e la morte del terrorista di Berlino Amis Amri, sono soltanto alcune delle affascinanti testimonianze storiche riportate.
Il catalogo fotografico sarà anche impreziosito da immagini riguardanti alcuni episodi appartenenti alla storia degli ultimi sessant’anni della città di Matera e della sua Provincia, Un excursus documentato, che spazia da fatti di criminalità a grandi manifestazioni ed eventi: il furto di affreschi rupestri nel lontano 1962, i delitti di mafia e gli attentati dinamitardi del racket delle estorsioni negli anni novanta e più recenti casi di cronaca che hanno visto in prima linea l’ impegno degli Uffici investigativi e di polizia giudiziaria.
Ed anche: la visita pastorale di San Giovanni Paolo II alla città nel 1991, la grande manifestazione “no scorie” del 2003, il G 7 Finanziario del 2017 sino alle recenti manifestazioni connesse ai grandi eventi di “Matera Capitale europea della Cultura”.
Un omaggio quest’ultimo che gli uomini e donne della Polizia Scientifica con la loro professionalità e la capacità di catturare la realtà per analizzarla ed interpretarla, intendono rendere alla città di Matera ed alla sua straordinaria bellezza.