Matera: dodici indagati per il crollo di vico Piave

Crollo Matera

Arrivano i primi indagati per il crollo della palazzina di vico Piave, a Matera, che causò la morte di una giovane donna originaria di Policoro.

Nella mattinata di sabato i Carabinieri hanno notificato dodici avvisi di garanzia.

Tra le persone indagate vi sono anche due tecnici dei Vigili del Fuoco che effettuarono sopralluoghi nelle settimane precedenti e l’ingegnere del Comune Nicola Oreste, estratto vivo a 12 ore dal crollo e ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Matera.

Oltre a loro sono stati notificati avvisi di garanzia a tecnici, imprese, funzionari di enti locali e di proprietari di immobili coinvolti nel crollo.

I reati ipotizzati nell’inchiesta, coordinata dal pm Annunziata Cazzetta, sono disastro, omicidio e lesioni colpose.

Intanto restano gravi ma stazionarie le condizioni di Nicola Oreste; ancora in ricoverata in ospedale anche l’altra donna ferita nel crollo.

In vico Piave proseguono i lavori di messa in sicurezza dell’edificio crollati e di quelli attigui in parte coinvolti, con la rimozione delle parti pericolanti delle strutture e il graduale trasferimento delle macerie in un sito per la custodia giudiziaria.

Si susseguono, intanto, le azioni di solidarietà verso le famiglie sfollate a seguito del crollo.

Su iniziativa del gruppo Facebook “Vico Piave” creato spontaneamente da Daniela Stella e Domenica Vicchio, domenica prossima si terrà l’evento “la solidarietà in tavola”, pranzo di beneficenza il cui incasso sarà interamente devoluto agli sfollati.

Le portate saranno preparate da cuochi d’eccezione che hanno messo a disposizione il loro tempo e gli ingredienti per le portate saranno offerti gratuitamente da aziende locali come “il Tortellino” “Caseificio Maggiore” “Di Girolamo” “Casa vinicola Di Taranto” “Panifico San Giacomo” “F.lli Del’Acqua”.

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