L’associazione culturale “La spiga d’oro” di Metaponto, in collaborazione con La Provincia di Matera, la Biblioteca “Stigliani” e l’Amministrazione Comunale di Bernalda-Metaponto, organizza per Giovedì 21 giugno, alle ore 17:30, presso la Sala “Laura Battista” della Biblioteca “Stigliani” di Matera, un incontro pubblico per la presentazione del video “Salvatore Sebaste – La Porta di Pitagora a Metaponto Lido”.
Dopo i saluti di Anna Maria Amenta, delegata provinciale alla Cultura, Roberto Cifarelli, assessore Attività produttive della Regione Basilicata, e del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, prenderanno la parola Domenico Tataranno, sindaco di Bernalda-Metaponto, Salvatore Adduce, presidente Fondazione Matera 2019, Paolo Verri, direttore generale Matera 2019, Antonio De Siena, già soprintendente per i Beni archeologici della Basilicata. L’incontro sarà coordinato dall’artista Giuseppe Filardi.
Inaugurata lo scorso primo maggio sul lungomare di Metaponto Lido, l’opera d’arte in acciaio corten “La Porta di Pitagora”, dalle notevoli dimensioni strutturali, celebra la figura del filosofo di Samo, che proprio a Metaponto ha trascorso gli ultimi anni della sua esistenza. “La capacità di acquisire e diffondere – dichiara Domenico Tataranno – i saperi di Pitagora è riassunta nella ricerca condotta da diversi anni da Salvatore Sebaste, che ha sempre cercato di unire nel suo lavoro il valore formale dell’immagine a un contenuto filosofico e culturale, che potrà essere fonte di ispirazione da parte di chi si mostrerà al cospetto della scultura posizionata sulla riva jonica del Mediterraneo dell’antica città di Metaponto”.
“Le opere di Sebaste – afferma Salvatore Adduce – sembrano volerci introdurre, con la loro straordinaria bellezza e il loro originale posizionamento di fronte al mare dove approdarono gli antichi greci, proprio alla grande mostra di Matera 2019. E soprattutto questa porta, con i suoi originali rapporti matematici, ci apre alla interessante riflessione sulle suggestive realzioni fra arte e numeri e sull’armonia dell’universo, oggi messa a rischio dai tanti errori dell’umanità”.
“I singoli elementi utilizzati per concretizzare il nuovo progetto artistico di Sebaste – sottolinea Antonio De Siena – sono attinti dall’aritmetica, dalla geometria e dalla musica e, nella visione onirica del maestro, assumono la forma di simboli ancestrali, diventano categorie cosmologiche, assumono valore universale. La composizione ha nelle sue forme una voluta e coerente trasparenza fisica, che facilita la proiezione visiva, permette la conoscenza di terre poste oltre il mare, stimola il raggiungimento di traguardi lontani”.