Sono Matteo Garrone e Marco D’Amore gli ospiti d’eccezione del diciannovesimo Lucania Film Festival.
L’edizione 2018 dell’evento, ideato ed organizzato dall’associazione Allelammie, si presenta come sempre ricca di novità a partire, quest’anno, da una diversa collocazione temporale.
La kermesse, infatti, si svolgerà dall’1 al 5 agosto presso il centro Tilt di Marconia di Pisticci, trasformato per il terzo anno consecutivo in vero e proprio villaggio del cinema, un crocevia sul quale possono incontrarsi i mille linguaggi e le infinite inclinazioni creative della settima arte.
Fresco di David di Donatello con “Dogman”, il suo ultimo lavoro che a Cannes ha conquistato anche il premio miglior attore con Marcello Fonte, Garrone interverrà al LFF il giorno 2 agosto. Nella sua lectio magistralis sarà possibile approfondire le sfaccettature della sua poetica filmica e conoscere da vicino uno dei più importanti e famosi autori contemporanei del cinema italiano ed internazionale. Pluripremiato nel Belpaese, Garrone si è affermato anche sulla scena mondiale con “Il racconto dei racconti”, narrazione fantastica, interpretata fra gli altri da attori del calibro di Salma Hayek e Vincent Cassel.
A lanciare definitivamente il regista romano verso la popolarità fu, nel 2008, il film “Gomorra”, trasposizione cinematografica dell’omonimo bestseller sulla camorra e la criminalità napoletana di Roberto Saviano.
Proprio in quest’opera è contenuto il link che lancia idealmente il secondo ospite d’eccezione del LFF, l’attore Marco D’Amore, intrreprete del criminale Ciro Di Marzio, fra i principali protagonisti della serie tv Gomorra, finora capace di spopolare per le tre stagioni andate in onda. Prodotta da Sky a partire dal 2012, la serie è stata esportata in tutto il mondo. Anche Marco D’Amore terrà una master class con focus specifici sul cinema essendo sempre prerogativa del LFF quella di riempire di contenuti al servizio di una vision impegnata anche le occasioni di incontro con gli ospiti di maggiore notorietà.
La cinque giorni festivaliera, come sempre, ospiterà una ricca programmazione competitiva e non competitiva, la cui selezione si è conclusa di recente, dando spazio ai diversi linguaggi del cinema di tutto il mondo.
Sono ben 46, infatti, le opere in concorso in questa 19 esima edizione. I lavori sono stati suddivisi in sei sezioni. I lungometraggi di fiction ed i documentari, i cortometraggi di fiction, animazione, documentari e Spazio Italia.
Questa 19 esima edizione conferma e rafforza il nuovo corso del progetto Festival, incentrato sempre più sull’educazione al linguaggio, nel suo significato etimologico di “condurre fuori”, portare da uno stato all’altro, per produrre conoscenza.
Il cinema che si avvale del “bello”, per far splendere il vero è il mantra della 19a edizione.
Il cinema ha un suo statuto disciplinare specifico, che ne fa un dispositivo imprescindibile per la comprensione del mondo e del tempo in cui viviamo. Ci sono epoche che hanno espresso se stesse con la musica, altre con la poesia, altre con il teatro o con la letteratura.
Il nostro tempo ha espresso se stesso, prima di tutto, attraverso il cinema, la televisione, i media audiovisivi. Continuare a ignorarlo sarebbe fare un danno irreparabile alle nuove generazioni e il LFF si carica da anni di questa responsabilità.
Definiti i primi ospiti, la 19 edizione del LFF tiene in serbo altre numerose novità che la caratterizzeranno andando a completare una programmazione già ricca e come sempre in grado di coniugare la qualità con la dimensione di spettacolo mescolando i linguaggi del cinema attraverso un’offerta di contenuti sempre più ampia.