Si concluderà con la messa in scena di Medee di Matteo Tarasco, nelle serate del 9 e 10 agosto, la seconda edizione di Teatro dei Calanchi, evento ideato e prodotto dal Circus di Pisticci sotto la direzione artistica di Daniele Onorati ed ospitato nei calanchi di Pisticci dall’1 al 10 agosto.
Una nuova compagnia teatrale, appositamente selezionata in specifiche audizioni in tutta Italia ed ospitata a Pisticci in residenza artistica, rappresenterà Medee, rivisitazione di Matteo Tarasco del personaggio di Medea attraverso i diversi autori che nel tempo hanno narrato il suo mito, reso celebre anche dalla tragedia greca scritta da Euripide ed andata in scena per la prima volta ad Atene quasi 2450 anni fa. Il dramma rivivrà adesso in una suggestiva interpretazione notturna, illuminata solo dalla luna e dal fuoco, in una selvaggia natura di argilla, lontano dal teatro convenzionale e dall’inquinamento acustico e luminoso.
Le Medee di Tarasco rappresentano una indagine nei meandri del cuore di una donna, un tentativo di sviscerare i segreti più occulti del suo animo. In un costante gioco di specchi letterari, simbolici, psicologici in scena saranno immaginate e osservate una nessuna e centomila Medee.
Al termine della perfomance, che andrà in scena al tramonto, le serate nel suggestivo scenario dei calanchi proseguiranno in musica. Il 9 agosto suonerà, nel Teatro Piccolo, ‘Salvatore Russo Gipsy Jazz Trio’, composto da Salvatore Russo (chitarra), Tony Miolla (chitarra ritmica) e Camillo Pace (contrabbasso). Sfidando l’acustica estrema della location, il gruppo propone un concerto che esalta le caratteristiche della chitarra, strumento musicale capace di travolgere con le sue note un pubblico di ogni età e genere.
Il 10 agosto, invece, spazio alle ‘Percussioni Ketoniche’. Cercare nella natura la forma del suono, far vibrare nuova materia, offrire al pubblico un nuovo timbro da ascoltare, sono le caratteristiche de “I Suoni della Terra” spettacolo portato in scena dall’ensemble di ‘Percussioni Ketoniche’. La vita della materia, dunque. Nelle trame delle pelli, negli intrecci dei colori coi metalli. C’è un filo robusto, teso, solido, che lega questo progetto artistico con la terra: è il filo della ricerca dell’insolito e dell’inatteso.
Per informazioni sugli eventi in programma e sulle modalità attraverso cui produrli dal basso è possibile far riferimento al sito www.teatrodeicalanchi.com