Si terrà mercoledì 22 gennaio alle ore 10.30, in località Serramarina di Bernalda, l’inaugurazione Inaugurazione della Casa d’Accoglienza “Betania” – Casa della Dignità.
La Casa Betania è stata messa a disposizione dalla Curia Arcivescovile di Matera Irsina grazie anche alla solidarietà ed al sostegno di alcune associazioni e Fondazioni Laiche e Cattoliche (fra queste la Fondazione
Migrantes della Conferenza Episcopale, la Caritas, la Fondazione ICC di Milo Rau).
E’ una risposta concreta ai bisogni del territorio e vede protagoniste associazioni e movimenti impegnati in azioni di solidarietà e di iniziativa sociale che, in particolare, si sono attivate per favorire l’integrazione dei lavoratori migranti impegnati nelle campagne di raccolta, a contrastare il caporalato e per realizzare condizioni degne di accoglienza e integrazione.
All’incontro di mercoledì prossimo parteciperanno, oltre al Vescovo di Matera ed al Prefetto, istituzioni dei territorio (il Sindaco di Bernalda e il Presidente della Provincia di Matera), il Presidente della III Commissione della Regione Basilicata e i rappresentanti di associazioni e movimenti attivamente impegnati a sostenere le attività della Casa della Dignità – Betania che si propone come luogo di accoglienza ma anche come laboratorio sociale di buone pratiche,
promozione sociale e servizi al territorio.
Casa Betania sarà, anche, il luogo dove dal 22 gennaio vivranno i lavoratori migranti impegnati nella produzione dei prodotti agroalimentari a marchio “Iamme” realizzati anche nel Metapontino grazie ad un accordo fra il gruppo di distribuzione commerciale Megamark, l’Associazione NoCap che ne garantisce il profilo col bollino etico e le imprese agricole organizzate nella Rete PerlaTerra. Alle ore 12 la Filiera etica Iamme-Nocap-Rete PerlaTerra e
del laboratorio di buone pratiche e di promozione sociale del territorio verrà ufficialmente presentata.
Un progetto che punta a diventare esempio positivo per tutto l’agroalimentare italiano dimostrando sul campo come sia possibile produrre assicurando il giusto reddito alle imprese, i diritti fuori dalla devastazione del caporalato e un cibo sicuro, garantito e ad un prezzo giusto per i cittadini.
La mattinata del 22 gennaio, dunque, sarà l’occasione per rendere visibile come sia possibile integrare le dinamiche positive di impresa, la funzione sociale del produrre un cibo etico e di valorizzare l’agricoltura, offrendo al territorio ed alle comunità servizi e supporti come sarà lo sportello di assistenza per le imprese, i lavoratori e i cittadini per il lavoro agricolo e le campagne di raccolta.
Al termine dell’incontro verrà condivisa una colazione contadina (a base di prodotti Iamme e marchio etico NoCap, offerta dagli agricoltori di Altragricoltura, dai braccianti ospiti della Casa e impegnati nel lavoro, dall’Associazione NoCap e dalle famiglie della Caritas diocesana.