Mercoledì prende il via "L’Alluvione tour"

“Mentre in tutta Italia cresce l’allarme per le alluvioni, si contano le vittime, si spala il fango, da oltre otto mesi nel territorio al confine fra la Puglia e la Basilicata si attendono gli interventi di messa in sicurezza che non vengono. 
L’ultima alluvione di Marzo ha inciso in un territorio già fortemente compromesso, lasciandolo più esposto ed in condizione di particolare pericolo”. 
Lo dichiara il rappresentante del Comitato per la Difesa delle Terre Joniche, Gianni Fabbris.
”Argini compromessi, il corso del fiume Bradano ed i canali irrigui intasati ed ingombri, opere ed infrastrutture che compromettono il corso del fiume, nessun serio sistema di allerta che avvisi i cittadini, nessun piano di reazione che li coinvolga consapevolmente: questi i nodi a tutt’oggi aperti.
 
Il Comitato per la Difesa delle Terre Joniche, nel mezzo di una ormai troppo lunga iniziativa di mobilitazione aperta all’indomani dell’alluvione del primo e due marzo scorsi perché siano riconosciuti i diritti alla messa in sicurezza ed ai risarcimenti per il territorio ed i cittadini, – annuncia Fabbris –  organizza un viaggio nei punti critici in cui si manifesterà, inevitabilmente, la prossima alluvione nel Metapontino e Ginosino”.

”L’Alluvione Tour” mette a disposizione un autobus che partirà alle 8,30 del 9 novembre dall’Area di Servizio San Marco e farà tappa sui luoghi delle emergenze. Sull’autobus i giornalisti e gli interessati riceveranno materiali e documenti e potranno incontrare i testimoni che racconteranno i problemi sul territorio e, nelle tappe, alcuni esperti e tecnici forniranno elementi di approfondimento”

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