Mentre l’attenzione sembra concentrata sulla questione della radioattività riscontrata dall’Arpab nei reflui provenienti dalla Val d’Agri e smaltiti presso gli impianti di Tecnoparco, torna a Pisticci scalo l’odore nauseabondo che da diversi anni crea seri problemi di vivibilità nel quartiere residenziale.
Un problema solo in parte affrontato con l’installazione degli scrubber anti-odore su tre delle sette vasche di depurazione gestite dalla società Tecnoparco, entrati in funzione ad agosto 2013.
Mentre risultano ancora incerti i tempi entro cui questi lavori verranno completati, il Coordinamento delle Associazioni e dei Cittadini in Presidio da giovedì 20 novembre in Piazza Umberto I a Pisticci continua ad interrogarsi e a porre quesiti alle istituzioni competenti sulla reale dimensione in cui va inquadrato l’impatto che l’attività di trattamento reflui industriali ha su un’area già pesantemente compromessa dalla chimica del passato, non a caso individuata nel 2002 come Sito di Interesse Nazionale (SIN) da bonificare.
I miasmi, che pure non sono da trascurare perché compromettono il diritto della comunità valbasentana alla salubrità dei luoghi in cui vive, rappresentano in realtà solo un sintomo dell’intera questione. Così come la presenza di radionuclidi nelle acque reflue del COVA di Viggiano è solo l’ultima in ordine cronologico delle criticità emerse.
La sostenibilità della valle è esaurita e nulla potrà modificare tale situazione di fatto, né un’eventuale rassicurazione dell’Arpab in seguito agli accertamenti disposti da qui ad un mese sulla pur preoccupante questione radioattività, né un’eventuale completa neutralizzazione dei cattivi odori provenienti dalle vasche di trattamento.
Solo un auspicato stop a tutti i reflui industriali esterni alla Valbasento, inclusi quelli rivenienti dalle attività estrattive ma non solo, potrà porre le giuste basi per una seria bonifica dell’area e un suo successivo rilancio, finalizzato alla tutela dell’ambiente e della salute e al consolidamento della situazione occupazionale.
In attesa di chiarezza e trasparenza sull’iter e la tipologia dei controlli annunciati per il prossimo mese, il Coordinamento continua le sue attività di sensibilizzazione. Oggi (venerdì 28 novembre) alcuni volontari stanno tenendo un banchetto informativo in piazza Elettra a Marconia per incontrare la comunità del posto e proseguire la raccolta firme sullo Sblocca Italia, che ha già superato le 1300 adesioni. Nel frattempo, nel Presidio istituito a Pisticci centro, sono intervenuti gli studenti dell’istituto “G. Fortunato” che hanno scelto questo luogo per tenere un’assemblea su ambiente, salute e sviluppo sostenibile del territorio. Domani pomeriggio le Associazioni ed i Cittadini del Coordinamento seguiranno con attenzione il Consiglio comunale convocato a Pisticci centro per discutere delle tre questioni ambientali portate sulle piazze. Oltre allo Sblocca Italia, la verità sull’incidente all’oleodotto in territorio di Pisticci e lo stop ai reflui in Valbasento.