Per i segretari lucani Vincenzo Cavallo, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello “migliaia di lavoratrici e lavoratori che operano nei comparti agricolo, florovivaistico e agrituristico sono allo stremo. Il sostanzioso taglio alle giornate lavorative provocato dalla crisi sanitaria ed economica sta spingendo molte famiglie nell’area della povertà. Alla luce di queste difficoltà – continuano i sindacalisti di Fai, Flai e Uila – ancora una volta giudichiamo incomprensibile il mancato inserimento nel Decreto Sostegni di misure specifiche per questa platea di lavoratori”.
I sindacati chiedono in particolare: la garanzia per il 2020 delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019 ai fini della tutela assistenziale e previdenziale; un bonus per i lavoratori stagionali dell’agricoltura che sia compatibile con il reddito di emergenza; l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi; tutele ai lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali, eventi distruttivi (es. Xylella e cimice asiatica); il riconoscimento di una cassa integrazione stabile anche per i pescatori vista la forte riduzione dell’attività di pesca.
Fai, Flai e Uila guardano anche oltre l’emergenza con la richiesta di inserire una clausola di condizionalità sociale nella politica agricola comune “per fare in modo che i contributi europei vadano solo a chi rispetta i contratti di lavoro e le leggi sociali”.