E’ Mohsen Makhmalbaf l’ospite internazionale del XVIII Lucania Film Festival.
Il regista iraniano interverrà nel corso dell’evento organizzato da Allelammie fra il 9 ed il 13 agosto nel centro per la creatività Tilt di Marconia di Pisticci.
Lontano dall’Iran da oltre un decennio a causa della censura dei suoi film da parte delle guide supreme del suo paese, Mohsen Makhmalbaf terrà la sua lectio magistralis il 12 agosto in un talk con Francesco Martinotti, regista e presidente di Anac (Aassociazione Nazionale Autori Cinematografici), e poi incontrerà i registi del Lucania Film Festival in un focus approfondito sui temi del cinema, della bellezza e della censura. In serata, dopo la proiezione di uno dei suoi film di successo, al maestro iraniano sarà poi consegnato il premio speciale alla carriera.
Il 13 agosto la programmazione del Lucania Film Festival porterà Makhmalbaf ad incontrare la città di Matera. Nella capitale europea della cultura 2019 è previsto un momento più informale con i media, a partire da un approfondimento sulla settima arte con il critico cinematografico Steve Della Casa, conduttore da oltre 23 anni di Hollywood Party, noto programma di Rai Radio 3. Previsto anche un incontro con la fondazione Matera 2019.
Nella produzione filmica di Makhmalbaf vengono spesso trattati temi cari al regista, connessi alla libertà, all’indipendenza ed al rifiuto delle tirannie, ai quali si è sempre opposto. Da giovanissimo, infatti, è stato attivista politico contro il regime dell’ultimo scià di Persia, Reza Pahlevi. Quell’esperienza troverà compimento cinematografico nel suo “Pane e fiore” (1996).
Da regista e produttore ha poi narrato l’orrore della dittatura talebana. “Viaggio a Kandahar” (2001), la sua opera più famosa, affronta il tema delicato della condizione della donna in Afghanistan e vuole essere un monito per i regimi integralisti. Il più recente “The President” (2014) narra del potere, inteso come dittatura sanguinaria, della sua caduta e dei danni che lascia nel tessuto sociale.
Nato 60 anni fa in in uno dei quartieri più poveri di Teheran, Makhmalbaf ha incontrato nella sua carriera Abbas Kiarostami, regista iraniano scomparso l’anno scorso e già ospite del Lucania Film Festival. Unica ed esilarante l’esperienza da attore sotto la guida di Kiarostami nel film “Close Up” (1990), in cui realtà e finzione si mescolano a partire da una particolare storia in cui un falso Makhmalbaf prova a truffare una famiglia facoltosa di Teheran grazie al miraggio della fama da cinema. Nel film reciterà accanto al vero Makhmalbaf ed assieme alla famiglia che aveva provato a truffare.
Padre di due figlie registe, nonostante sua nonna era convinta che chiunque andasse al cinema sarebbe finito all’inferno, Makhmalbaf, che ha raccolto premi anche a Cannes ed a Venezia, racconta di aver rischiato di essere assassinato due volte in Afghanistan e due volte in Francia. Al Lucania Film Festival narrerà la sua ricca esperienza di vita e tutto quello che significa fare cinema in uno dei più complessi sud del mondo.