Un Progetto di Comunità; una sfida per l’associazionismo, le istituzioni locali e regionali, i soggetti economici; la promozione e la valorizzazione del Patrimonio Culturale tangibile e intangibile dell’Area Metapontino Basso Sinni con tutte le risorse (prodotti tipici, artigianato, ecc.); un esempio concreto che il covid non ferma la cultura e la forte voglia di contribuire alla ripartenza. Sono gli elementi maggiormente significativi che intorno a “Monte Coppolo e i segreti di Lagaria” rappresentano un “caso unico” di rete di cooperazione e soprattutto di iniziativa “dal basso” per costruire il presente e il futuro di comunità e giovani che credono nel patrimonio del proprio territorio. A fare il punto sull’attuazione del Progetto – che ha già realizzato un documentario sulla storia di Epeo Costruttore del Cavallo di Troia e fondatore dell’Antica Città di Lagaria curato dal Videomaker Giuseppe Losignore e una serie di illustrazioni rivolte ai più piccoli a cura dell’ illustratrice Dominga Tammonesi – un incontro in videoconferenza ricco di spunti di riflessione per continuare il percorso.
A partecipare l’archeologa Serena Fucci, i Sindaci Gaetano Celano (Valsinni) e Gianluca Palazzo (Rotondella), l’archeologo Antonio Pecci, il direttore del Museo Archeologico Nazionale della Siritide e del Museo Archeologico Nazionale di Metaponto Savino Gallo, Donato Di Stefano coordinatore CIA Potenza e Matera, Rosa Gentile Dirigente Nazionale di Confartigianato, l’On. Soave Alemanno della Commissione Turismo alla Camera dei Deputati e la Dirigente dell’Ufficio Cultura e Turismo della Regione Basilicata Patrizia Minardi.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto sostenuto dalla Regione Basilicata e che vede come soggetto attuatore l’associazione Orto Sociale con la partecipazione della Confederazione Italiana Agricoltori, Confartigianato Matera, Slow Food Magna Grecia, l’associazione Crescere Insieme, il WWF di Policoro, i Comuni e le ProLoco di Valsinni e Rotondella, Associazione Crescere Insieme di Valsinni.
Il Progetto – come hanno confermato l’archeologo Pecci (che ha realizzato uno studio sul sito Monte Coppolo) e il direttore del Museo Gallo – poggia su solide basi scientifiche perché “Lagaria città del mito” è innanzitutto un sito archeologico di grande interesse che necessita di nuovi scavi e nuove ricerche per riportare alla luce l’antica acropoli. Tra leggenda e mito, la storia non smette di affascinare, con il legame di una delle più avvincenti vicende storiche e mitologiche con il territorio lucano.
La novità sostanziale – è stato detto in videoconferenza – è il protagonismo di comunità locali che sono animate dalla voglia di far conoscere la propria terra facendola diventare una sorta di “Museo a cielo aperto” e “Cibo per la mente”. Una vera e propria “tele di Penelope” che si tesse in questo comprensorio da chi sente l’appartenenza al territorio, attaccato alle radici e proiettato verso il nuovo. Un’esperienza ancor più interessante perché parte da Rotondella ancora in “zona rossa” e che programma già il ritorno del turismo eco-sostenibile e culturale, le forme di vacanza di tendenza nel post pandemia. E dalla videoconferenza – senza svelare quanto accadrà ancora – viene la conferma che l’iniziativa è solo un “punto di partenza” di un programma di azioni di animazione territoriale molto ampio con tante “sorprese”.