Da Nord a Sud del Bel Paese, ne parlano i food blogger, la utilizzano le cremerie, le pasticcerie, i ristoranti. Il bilancio della stagione – quando si è ormai giunti agli sgoccioli e fervono i preparativi per il prossimo 2015 che sarà ricco di novità – è estremamente positivo: la Candonga piace, è ricercata, emoziona e stuzzica la creatività degli chef stellati Michelin che la propongono con i primi, i secondi, nei dessert, sorbetti o semplicemente da sola come ottimo e salutare snack o intermezzo.
“Ho conosciuto la fragola Candonga facendo spesa nel mio supermercato di fiducia. Il suo profumo è stato un richiamo irresistibile”, così Rebeca Sendroiu, food blogger e autrice di Miss Becky’s Cottage (http://missbeckyshabbycottage.blogspot.it/). Che ha aggiuto: “Ha una polpa soda, succosa e zuccherina ed un profumo inconfondibile di fragola, di vera fragola. Tant’è che per me la Candonga non è più solo una varietà di fragole, ma la Fragola per eccellenza”. Fra le ricette consigliate da Rebeca Sendroiu la classica Victoria Sponge cake ripiena con panna o crema pasticcera “e tante tantissime Candonga”. Oppure, come proposta ‘salata’ la bruschetta con caprino, Candonga grigliate, fleur de sel e fresche foglie di basilico. Sulla forza evocativa della Candonga e la sua naturale capacità di suggestionare i sensi, la food blogger ha commentato: “Prima che raccogliessi le informazioni circa i luoghi in cui viene coltivata, ero davvero incuriosita. Mi chiedevo in quale paradiso terrestre potesse maturare un simile frutto, la cui dolcezza è come l’ambrosia degli dei e non avrei mai immaginato che il Metapontino fosse il suo habitat naturale”. Infine, il commento sul packaging: “E’ meraviglioso. La sua semplicità mette in risalto la forma di un frutto che di per sé è femminile. Una Dea, una sorte di Venere, che stringe tra le sue mani un frutto d’amore come la Candonga è un’immagine davvero evocativa”.
Maurizio Palmosi, della pasticceria Regina (Cernusco sul Naviglio, Milano) usa Candonga da diverso tempo. “La usiamo cruda ma anche cotta, nella glassa di cioccolato, nelle torte e nelle crostate, mantiene quelle che sono le sue caratteristiche tipiche: dolcezza persistente, consistenza, odore inconfondibile, versatilità nell’impiego. Usiamo anche altre fragole, hanno un buon sapore ma non restano sode anzi tendono a sbriciolarsi e a rilasciare troppa acqua in particolare in cottura. Stiamo abituando i nostri clienti a riconoscere ‘la fragola’ da ‘una fragola’. Inoltre cerchiamo sempre di raccontare nel nostro punto vendita la storia delle materie prime che adoperiamo, dire da dove provengono, a tal proposito per esempio chiediamo sempre alle aziende di fornirci materiale informativo da dare ai nostri clienti in modo che dispongano di fonti da consultare in maniera veloce ed esauriente magari durante l’attesa”.
Ottimo il riscontro, come confermato dalla gelateria Gusto Antico (http://www.gustoantico.it/alla-ricerca-del-gusto-antico/), anche a Bologna e a Castel San Pietro (Bo).
Al Sud, precisamente in Basilicata, in assoluto maggior produttore certificato di fragola Candonga, la top quality è stata proposta nel ristorante Bell’Agio (Scanzano Jonico, Mt) sia con piatti salati che nei dessert. Poi a Palazzo Margherita a Bernalda (Mt) nel resort di Francis Ford Coppola. Infine ha ispirato anche pizzerie, fra queste il ristorante – pizzeria Nicola’s (Scanzano Jonico).
Carmela Suriano, ideatrice del Club Candonga ha così commentato: “Dopo i grandi risultati ottenuti nel circuito dell’alta cucina italiana con gli chef stellati, stiamo registrando ottimi riscontri anche nell’alta pasticceria italiana e nella ristorazione più in generale. L’invito che rivolgo agli addetti ai lavori dagli chef ai pasticceri e barman, è quello si segnalarci, come sta accadendo ancora oggi quando la stagione è quasi conclusa, i piatti in cui è presente Candonga. Possono scriverci direttamente a info@candonga.it, oppure, sui social network: Facebook (https://www.facebook.com/candonga.fragola.top.quality), Twitter (https://twitter.com/Candonga_Italia), Google+ (https://plus.google.com/+CandongaItalia/posts)”.
E, infine: “Stiamo lavorando per pianificare la stagione 2015, le novità saranno tantissime. L’effetto Candonga si rafforzerà ancora di più, la nostra fragola esprime il Made in Italy, merita le posizioni di mercato che si sta guadagnando e che deve consolidare. Per il momento possiamo annunciare che la produzione certificata, – quella cioè riconducibile ai produttori del Club Candonga – aumenterà di almeno il 30%. La richiesta c’è e va soddisfatta”, ha concluso Suriano.