Attraverso una nota congiunta, i sindaci dei comuni metapontini di Policoro, Scanzano Jonico, Bernalda, Nova Siri, Pisticci e Rotondella hanno chiesto all’amministrazione regionale di potenziare lo snodo ferroviario di Metaponto, scegliendolo come fermata per il treno Frecciarossa che, a partire dal prossimo 11 dicembre, dovrebbe collegare Taranto e Potenza a Napoli, Roma, Firenze e Milano.
La coppia di treni ad alta velocità sosteranno sicuramente nel capoluogo di regione lucano mentre la Regione Basilicata sta valutando quale dovrà essere la fermata in provincia di Matera, prendendo in considerazione Metaponto e Ferrandina, con quest’ultima che sembrerebbe in pole per la sua vicinanza con la città dei Sassi, futura capitale europea della Cultura.
In questo contesto si inserisce l’istanza dei sindaci metapontini.
“I comuni costieri riuniti nella convenzione della Costa del Metapontino – si legge nella nota congiunta – hanno prodotto osservazioni ed esigenze in merito al piano dei trasporti regionale in fase di adozione in seno al governo regionale. Proprio grazie al confronto con l’assessorato al l’infrastrutture e trasporti guidato da Nicola Benedetto, si sono tenuti una serie di incontri anche con il mondo imprenditoriale con il fine di rendere tale strumento il più funzionale possibile per le esigenze e le prospettive di sviluppo del territorio. Nello specifico i comuni, oltre ad aver inviato singolarmente le osservazioni riferite al proprio territorio, hanno anche prodotto un documento congiunto sottolinenando l’importanza di alcuni aspetti legati al sistema dei trasporti regionale. Nello specifico, la necessità di potenziare lo snodo ferroviario di Metaponto, imprescindibile in considerazione della posizione strategica di Metaponto, che costituisce un punto di collegamento tra Calabria e Puglia. Pertanto, di cruciale importanza è il miglioramento dell’infrastruttura e il potenziamento del traffico ferroviario su Metaponto. In quest’ottica diventa quindi fondamentale prevedere la fermata del treno Frecciarossa in questa Stazione, non lasciando spazio ad altre ipotesi che lascerebbero ancora una volta fuori il Metapontino dalle scelte strategiche.
Altra necessità è quella dell’inserimento (e dell’incremento) dei collegamenti tra la costa metapontina e l’aeroporto “Karol Wojtyla” di Bari, tra i servizi di trasporto regionali, di cui al summenzionato nuovo Piano, in modo da istituzionalizzare ed incrementare le navette che attualmente effettuano tale servizio, facendole divenire servizi di linea.
Il Metapontino, nello scenario regionale, ad oggi rappresenta il territorio con i risultati più significativi in diversi settori tra cui quello turistico e quello dell’agricoltura specializzata, rappresentando oggi la vera sfida di sviluppo per il futuro. In questo scenario il Piano dei trasporti regionale diventa quindi uno strumento estremamente strategico. Operazioni di questo tipo sarebbero utili non solo per rilanciare il territorio metapontino dal punto di vista turistico facendo divenire maggiormente fruibili i territori costieri, ma creerebbero sviluppo e miglioramento della mobilità per l’intera area territoriale, in virtù del fatto che, quanto alla prima misura, Metaponto e il suo snodo ferroviario costituiscono un vero e proprio crocevia tra più Regioni oltre che tra le zone dell’entroterra e la costa metapontina; quanto alla seconda misura, essa è di fondamentale importanza per rendere l’area territoriale “aperta” al traffico aereo internazionale, sfruttando la sempre maggiore importanza dell’hub aeroportuale pugliese e che dovrebbe prevedere anche un rapporto di intenti tra la Regione Basilicata e le autorità pugliesi nelle contrattazioni commerciali con le compagnie aeree.
Il collegamento comunque rimane una misura necessaria anche per intercettare un target di turisti, sia italiani che stranieri, che attualmente sceglie, ad esempio, di soggiornare in Puglia e si limita solo a visitare la Basilicata per poche ore. Ciò consentirebbe indubbiamente di rendere l’offerta turistica molto più ampia di quello che è circoscritto all’interno di un singolo comune e rendere effettiva “destinazione” l’intero arco jonico lucano, oltre che migliorare i servizi ai cittadini residenti”.
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