I Carabinieri del Comando Stazione di Nova Siri Scalo, nel tardo pomeriggio di domenica, hanno tratto in arresto S.M.S. (classe 1977), imprenditore agricolo di Tursi, censurato, nella flagranza dei reati di lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato, ingiuria e minaccia grave e porto ingiustificato di oggetto atto ad offendere, tutti consumati in danno di una donna residente in Policoro.
I militari operanti, che stavano effettuando un regolare servizio di pattuglia automontata nel territorio di Nova Siri, dopo essere stati allertati dalla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Policoro, che già stava gestendo diverse situazioni operative mediante le altre pattuglie dipendenti ed inserite nel complesso dispositivo di controllo del territorio, alle ore 16.30 circa di domenica, si sono tempestivamente portati nel centro urbano di Policoro, ove sulla pubblica via, era stata segnalata un’aggressione ai danni di una donna.
Giunti sul posto, ricostruivano i fatti attraverso la testimonianza della vittima e di alcuni testimoni, scaturita per futili motivi connessi a dissidi personali tra i due.
Infatti, dopo una accesa discussione, l’uomo con una scusa ha raggiunto la propria autovettura dal cui cofano posteriore ha estratto un bastone in legno della lunghezza di circa un metro, con il quale ha colpito il finestrino lato guida dell’autovettura di proprietà della donna che in quel frangente si trovava a bordo seduta dal medesimo lato.
Fortunatamente il colpo sferrato ha infranto il cristallo senza colpire la vittima che si è stata alla fuga trovando rifugio in un esercizio commerciale ubicato a poca distanza, mentre un suo conoscente cercava di placare l’ira dell’aggressore che ha inseguito la donna per le vie cittadine ingiuriandola con frasi offensive e minacciandola di morte, prima di abbandonare la scena del crimine.
A quel punto la donna in preda alla totale paura, ha chiamato i Carabinieri sull’utenza 112.
Le successive attività investigative hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro il bastone utilizzato per il danneggiamento dell’autovettura e, valutata la gravità dei fatti e la pericolosità dell’autore, di trarre in arresto il trentacinquenne dopo il rintraccio presso la sua abitazione per i reati di lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato, ingiuria e minaccia grave e porto ingiustificato di oggetto atto ad offendere.
La vittima che per sfuggire al suo aggressore ha riportato lesioni, ha fatto ricorso alla cure dei sanitari dell’Ospedale di Policoro che la giudicavano guaribile in otto giorni.
Le operazione si sono concluse alle ore 23.00 circa di domenica quando, espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Matera, Annafranca Ventricelli.
Lunedì il Tribunale di Matera – Sezione del Giudice Monocratico Penale, nella persona del giudice Giuseppe De Benedictis, ha emesso ordinanza di convalida dell’arresto e applicava all’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari. Contestualmente, il reo è stato condannato su richiesta delle parti dal medesimo organo giudicante al pagamento di euro 17.900, poiché responsabile della contravvenzione del porto ingiustificato di oggetto atto ad offendere, ossia il bastone, di cui veniva disposta la confisca e la distruzione.
La vicenda certifica nuovamente lo straordinario impegno dell’Arma nel contrasto e nella repressione del fenomeno delle violenza di genere nella giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Policoro.
Compagnia Carabinieri Policoro