Dal 29 luglio al 7 agosto 1978 Nova Siri ospitò centinaia di persone giunte in riva allo Jonio per partecipare al campeggio antinucleare, il primo nel Sud Italia, rientrante in una serie di iniziative organizzate dai movimenti ambientalisti e di sinistra per protestare contro l’utilizzo dell’energia atomica in ambito civile e militare.
Quarant’anni dopo a Nova Siri un convegno nazionale ha voluto ricordare quei giorni, accendendo i riflettori sul destino del nucleare nello scenario internazionale e sulla chiusura del suo ciclo di produzione in Italia, avviato negli anni Sessanta e ancora lontano dalla sua conclusione.
La due giorni, organizzata dal Coordinamento Nazionale Antinucleare, da No Triv Basilicata e dalle associazioni ambientaliste lucane e pugliesi, ha trattato diversi aspetti della questione nucleare anche alla presenza degli studenti delle scuole superiori di Nova Siri; una presenza importante come ha sottolineato Casimiro Longaretti, tra gli organizzatori e “memoria storica” della prima protesta antinucleare del Metapontino.
Tra i relatori anche Vincenzo Miliucci del Coordinamento Nazionale Antinucleare e della Confederazione Cobas, già presente quarant’anni fa al campeggio di Nova Siri.
Si è discusso del ruolo del nucleare per la produzione dell’energia ma anche come arma militare, come ha spiegato Alfonso Navarra, dei Disarmisti Esigenti.