“In un Paese Civile si dovrebbe dare la priorità ai meno fortunati, aiutandoli e garantendo loro una vita dignitosa, poi dovrebbe arrivare tutto il resto. Noi, invece ci ritroviamo costretti a protestare per ottenere ciò che per legge è stato stabilito e mi sto riferendo ai contributi per i nefropatici e talessemici.”
E’ il commento del sindaco di Policoro, Rocco Leone dopo aver constatato che l’impegno preso dalla Regione Basilicata per l’erogazione dei fondi non e’ stato assolto.
“Il 7 ottobre scorso, – continua Leone – con una delegazione di Sindaci del Metapontino e con una rappresentanza di ammalati nefropatici e talassemici, mi recai davanti alla Regione Basilicata per protestare contro la Regione per i contributi non versati alle famiglie degli ammalati.
In quell’occasione la Regione garantì, con tanto di intesa scritta, la copertura entro Novembre del 2013-2014 e si impegnò a saldare tutto il 2015 entro Febbraio prossimo.
Ad oggi nessun contributo è stato versato dagli uffici Regionali e per questo la mattina di giovedì 10 Dicembre, sarò ancora davanti al Palazzo Regionale per protestare per un diritto, per ribadire il mio impegno per questa battaglia che è inanzitutto una battaglia di civiltà.
I nefropatici e talassemici hanno bisogno di quei fondi per poter vivere dignitosamente, fondi che spettano loro per legge, e per questo che da sindaco, ma soprattuto da uomo mi sento vicino al loro problema, e mi impegnerò affinchè i loro diritti siano rispettati. Una Regione deve avere nelle sue priorità un attenzione in più verso chi soffre e sta male, invece la nostra pensa a salvare il Comune di Potenza, amministrato in pessimo modo dandogli 30 milioni di euro, e non ad elargire fondi, che ricordo sono anche pochi, a chi ne ha bisogno.
Se si prendono degli impegni questi vanno rispettati, la Regione non può far finta che il problema non esista.
Gli ammalati hanno il diritto di protestare e io lo farò insieme a loro, come sindaco perchè questa è una battaglia civile che compio come Istituzione, perchè è compito delle Istituzioni difendere i più deboli e i più bisognosi.”