Si è conclusa con lancio di palloncini bianchi e rossi nel cielo, quasi a voler raggiungere chi non è più con noi, la magica serata “A Cena con Agata”, tenutasi nei giorni scorsi a Marconia ed organizzata in maniera impeccabile dall’Associazione culturale Art Factory.
Una serata di solidarietà e condivisione, ideata dall’event manager Ilenia Orlando, per contribuire al progetto dell’associazione Agata – Volontari contro il cancro di dotare la comunità di un mezzo trasporto di almeno 7/9 posti con cui accompagnare i pazienti oncologici ad effettuare i trattamenti chemioterapici nei centri di riferimento.
Ed è così che, per Agata, la piazza Elettra di Marconia è diventata una sala ricevimenti sotto le stelle, capace di ospitare, tra tavoli bianchi e decorazioni “rosso Agata”, circa 460 commensali partecipi e commossi.
Per tutti i soci e le socie dell’Associazione Agata un grandissimo successo.
“La verità – spiega la Presidente di Agata, Mirna Mastronardi – è che quando Ilenia Orlando (che oltre a guidare Art Factory è anche socia fondatrice di Agata) ci ha proposto questo tipo di manifestazione così originale, non ci siamo resi conto della portata dell’evento”.
“E invece quando i riflettori si sono accesi su quella piazza, grandissima è stata l’emozione di tutti noi, nel vedere una piazza rappresentativa di una intera comunità, che ci ha stretti forte e ci ha offerto il proprio sostegno”.
Durante la serata, impeccabilmente condotta dall’attore e conduttore pugliese Luigi Loper ed animata dai talentuosi artisti della SalvySpettacoli Band, non sono mancati i momenti di commozione, quando alcune socie di Agata, dal palco, hanno messo a nudo il proprio vissuto e l’incontro con il cancro.
“A Cena con Agata – aggiungono i volontari dell’associazione – ci ha dimostrato realmente cosa sia la solidarietà Dagli organizzatori di Art Factory ai conduttori, dagli animatori ai camerieri, in molti hanno prestato la propria opera gratuita per Agata, dimostrandoci – con amore – che il nostro progetto è ormai vissuto e sentito come il progetto di una intera comunità”.
“Al netto delle spese che Art Factory ha sostenuto per l’organizzazione dell’ottima cena e della originale manifestazione, all’Associazione Agata verranno devoluti 4.580 euro, che si sommano ai 1.650 euro ottenuti tramite all’asta svoltasi durante la serata (con cappellino e maglietta autografati dal grande Valentino Rossi, aggiudicati a 1000 euro, ed un’opera donata dall’artista Davide Morina, aggiudicata con una offerta di 650 euro), oltre a donazioni private che l’associazione ha ricevuto durante la cena pari a 3.880 euro. Un totale non indifferente: oltre 10.000 euro che, se non coprono la spesa totale per l’acquisto di un mezzo di traporto, ne costituiscono sicuramente il primo importante passo”.
“Quello che presentiamo alla comunità – spiegano i soci Agata– è un bilancio più che positivo, che si somma al tantissimo calore dal valore inestimabile ricevuto durante la manifestazione. Per questo è doveroso il nostro Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, oltre che a tutta Art Factory ed in particolare ad Ilenia Orlando per aver realizzato quello che molti credevano impossibile e che ricorderemo negli anni a venire. Grazie alla nostra lady chef Lucia Viggiano che ha supervisionato il menu e curato gli sponsor legati alle derrate alimentari, senza i quali non avremmo potuto gustare una cena così ricca e raffinata. Grazie alla nostra migliore volontaria, Rosalia Bandello, che ha capitanato la squadra dei camerieri volontari. Grazie alle associazioni che hanno supportato l’organizzazione: i NOV, l Gruppo Matto, Slow Food e la ProLoco. Grazie agli sponsor, alle autorità che ci sono state vicine e a tutti i soci e le socie che hanno dato il proprio contributo materiale”.
Per chi non fosse stato presente alla cena e volesse contribuire al progetto dell’Associazione AGATA – VOLONTARI CONTRO IL CANCRO con donazioni spontanee, può farlo tramite bonifico bancario (IBAN: IT26N0538780390000002521293 BIC: BPMOIT22XXX ).
“Noi – conclude la Presidente di AGATA, Mirna Mastronardi – sappiamo che il mondo forse non riusciamo a cambiarlo, ma siamo certi che insieme alla nostra comunità e a chi crede in noi potremo fare comunque tantissimo. Il cancro è una malattia terribile, ma se ci terremo ancora per mano, come in questa magica manifestazione, saranno più lievi anche le sofferenze”.