“La giunta regionale ha deliberato il rinvio dell’apertura delle attività didattiche al 24 settembre, mentre il 31 agosto scorso il Ministero ha condiviso con le Regioni le linee guida per il trasporto”.
Ad affermarlo, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra, che aggiunge: “In questo periodo elaboriamo le strategie definitive per un trasporto sicuro. Nella bozza di linee guida predisposta dal Ministero e condivisa il 31 agosto – aggiunge l’esponente dell’esecutivo lucano – è stata prevista una capienza massima dell’80 per cento per tutti i mezzi di trasporto pubblico locale, ferroviario e su gomma. Per garantire il servizio al restante 20 per cento dell’utenza, invece, il Ministero ha accolto in parte la nostra richiesta di risorse aggiuntive per potenziare il trasporto: non saranno stanziate fino al 2021 nuove risorse, ma potranno essere utilizzati momentaneamente i 400 milioni di euro già destinati nel decreto agosto per ristorare le aziende dei mancati ricavi durante il lockdown.
Sin dall’inizio le Regioni, fra cui la Basilicata hanno comunque sostenuto fortemente l’opportunità di utilizzare per i servizi aggiuntivi quelli non di linea. Già da maggio le stesse Regioni hanno prodotto proposte sull’organizzazione dell’esercizio del trasporto pubblico locale, in vista della riapertura delle scuole in sicurezza, ponendo innanzitutto l’accento sulla necessità di reperire risorse per i fondamentali servizi aggiuntivi”.
Dopo il primo incontro con l’ufficio scolastico regionale, intanto, si è tenuta una nuova concertazione “nell’ambito della quale ci sono stati forniti dati esaustivi, che ci hanno consentito di analizzare una già pronta disponibilità, da parte del 75 per cento circa degli istituti superiori, ad adottare sistemi di didattica a distanza. Questi ed altri dati, ci sono utili per continuare a lavorare sull’offerta dei servizi di trasporto da garantire, senza dimenticare – conclude l’assessore Merra – che gli stessi coefficienti di sicurezza dovranno essere assicurati anche sulle corse destinate all’utenza operaia”.