Nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni svoltasti giovedì, è arrivata la conferma: il governo ha recepito la reiterata, vigorosa richiesta della Basilicata di non restare fuori dalla pianificazione aeroportuale.
É stato infatti inserito, nella bozza di DPR di prossima approvazione, un emendamento, il numero 13, che prevede che: “il ministero delle Infrastrutture e trasporti favorisce ogni azione a salvaguardia delle regioni in cui non esistono aeroporti, al fine di conseguire l’ottimizzazione delle connessioni intermodali con gli aeroporti più vicini nonché di consentire alle stesse, in presenza dei necessari presupposti, l’applicazione delle disposizioni di cui al comma 9 durante tutto il periodo di vigenza del presente decreto”.
A sua volta il comma 9 consente a chi non è oggi inserito nel novero degli aeroporti di interesse nazionale di entrare in futuro appena maturati i requisiti, oppure entrarvi in quanto aeroporto che garantisce la continuità territoriale con le regioni svantaggiate.
In sostanza, se la Pista Mattei dovesse evolvere in Aeroporto, cosa che i Governi regionale, provinciale, l’amministrazione comunale di Pisticci e anche l’Asi Matera sono determinati a fare, essa potrebbe candidarsi ad aeroporto di interesse nazionale e quindi godere della contribuzione statale per quanto attiene i servizi essenziali per operare (antincendio, sicurezza, controllo aereo, ecc.).
Largo spazio anche nell’action plan, documento che individua le politiche sottese al DPR ed include un paragrafo dedicato alla mobilità turistica, nel quale si fa espresso riferimento a Matera capitale europea della cultura 2019 ed all’esigenza di dotare il relativo territorio delle infrastrutture necessarie a cogliere appieno questa sfida.
“Sono molto soddisfatto per un lavoro che abbiamo svolto con pazienza e determinazione, senza perderci d’animo anche quando la strada è divenuta impervia” – ha detto l’assessore regionale Berlinguer. “Non che ora tutto sia facile ma almeno siamo in carreggiata. Potremo entrare nel novero degli scali di interesse nazionale appena avremo i requisiti”.
Ed infatti, se su Pisticci venissero convogliati oneri di servizio pubblico, si potrebbe invocare la continuità territoriale come percorso agevolato per divenire aeroporto di interesse nazionale. Ma prima viene l’adeguamento infrastrutturale ed anche l’avvio di una operatività di trasporto pubblico che possa cominciare a far funzionare a dovere lo scalo di Pisticci.
Soddisfazione viene espressa anche dall’amministrazione comunale di Pisticci.
“Abbiamo esultato alla notizia – si legge in un comunicato stampa – L’obiettivo non è completamente raggiunto ma si è aperta una grande possibilità per dotare finalmente la Regione Basilicata di un aeroporto al servizio della popolazione, degli imprenditori e dei tanti turisti che potranno raggiungere la nostra terra in maniera più agevole.
Oggi è per noi un giorno di gioia e di soddisfazione che condividiamo con tutti i lucani, con i parlamentari lucani, con la Regione Basilicata e, in maniera particolare, con l’Assessore Aldo Berlinguer che fin da subito ha creduto, insieme a noi, nella necessità di dotare un territorio fortemente penalizzato di una struttura aeroportuale che potesse mettere in collegamento il resto del mondo con i nostri meravigliosi luoghi”.