Nel corso dell’incontro istituzionale con gli enti locali tenutosi a Potenza lo scorso 13 febbraio, la Regione Basilicata ha confermato la partecipazione del Comune di Pisticci alla ZES Jonica, la Zona Economica Speciale interregionale con la Puglia, che farà capo al Porto di Taranto, nodo infrastrutturale fondamentale per la nostra area industriale.
“E’ stata pienamente recepita la volontà dell’Amministrazione Comunale di Pisticci di coinvolgere la sua area industriale nella ZES, inizialmente prevista solo per l’area di Ferrandina – commenta il Sindaco di Pisticci Viviana Verri – L’inglobamento di oltre duecento ettari del Comune di Pisticci nella ZES rappresenta una forte ed importante occasione di rilancio della nostra area industriale a livello nazionale: la detassazione e le agevolazioni fiscali conseguenti all’istituzione della ZES permetteranno di rendere maggiormente appetibile la nostra area industriale per aziende e investitori impegnanti nei settori industriali dell’agroalimentare, della chimica verde, della meccanica.
La nostra Amministrazione, in questi mesi, ha più volte manifestato all’Ente Regionale l’esigenza di coinvolgere Pisticci Scalo nella ZES in quanto occasione per rivalutare la strategicità dell’intera Valbasento nell’economia del Mezzogiorno. Non potevamo pensare che un’iniziativa così importante potesse lasciare fuori l’area industriale di Pisticci, già tanto penalizzata per essere a tutt’oggi oggetto di bonifica in quanto Area SIN.
La Regione ha giustamente recepito le nostre istanze e ha inteso rendere maggiormente appetibili le aree industriali della Provincia di Matera, valorizzando quel rapporto naturale tra la nostra area e il Porto di Taranto. Il lavoro per rilanciare la Valbasento non si chiude certo con la ZES: le infrastrutture, i servizi e le competenze industriali dei nostri concittadini sono certamente un presupposto affinchè gli investitori siano attratti dalla nostra area. La Pista Mattei e l’attività di bonifica dell’area potranno completare l’opera di rilancio, che dovrà necessariamente rispettare l’ambiente ed attrarre piccole e medie imprese in grado di rilanciare il tessuto sociale lucano e dare risposte solide alla continua domanda di lavoro della nostra popolazione”.