I pisticcesi potrebbero essere esentati dalla temibile e già odiata “Imu”.
Lo stabilirà il Servizio Tributi del Comune di Pisticci che è stato incaricato dal sindaco Vito di Trani di verificare l’applicazione dell’esenzione alla luce del D.L. 201/2011 con conversione in Legge 214/2011.
Lo si apprende dal sito istituzionale del comune dove il sindaco ha espresso attraverso una nota la sua volontà di esentare ai fini Imu l’abitazione principale dei pisticcesi.
Se dovessero esserci i presupposti, il comune di Pisticci sarebbe il primo dei comuni del metapontino ad applicare l’esenzione.
Un annuncio breve, quello del sindaco, quasi telegrafico per annunciare forse la notizia che tutti gli italiani sperano di avere dai loro sindaci.
Tocca dunque ora al servizio tributi del comune verificare se l’esenzione potrà essere applicata.
E sull’Imu interviene anche Francesco Mollica in qualità di consigliere regionale e di vice presidente della Commissione Lucani all’Estero che ha deciso di portare all’attenzione di tutti i Sindaci della Basilicata, quanto stabilito dal Governo circa la tassa sulla casa (IMU) da applicare alle abitazioni dei cittadini italiani residenti all’Estero.
“In particolare – spiega Mollica – il Governo, pur non potendo intervenire nella regolamentazione dell’Imu, ha delegato ai Comuni la facoltà di decidere se considerare le abitazioni dei cittadini iscritti all’Aire come prima o seconda casa. L’applicazione di una qualificazione agevolata, come già fatto in alcuni Comuni per la Tarsu, comporterà il riconoscimento ai cittadini italiani, lucani in particolare, di diritti che ben si conciliano con la tutela della cultura di origine.
Inoltre, l’applicazione di tasse agevolate eviterà il fenomeno dell’abbandono delle abitazioni dei nostri centri storici, consentendo ai cittadini residenti all’estero di continuare a frequentare i nostri borghi e di mantenere gli alloggi delle famiglie di origine”.
Un tema quello dell’Imu che sicuramente in questi giorni tornerà più volte sotto i riflettori.
Lo stabilirà il Servizio Tributi del Comune di Pisticci che è stato incaricato dal sindaco Vito di Trani di verificare l’applicazione dell’esenzione alla luce del D.L. 201/2011 con conversione in Legge 214/2011.
Lo si apprende dal sito istituzionale del comune dove il sindaco ha espresso attraverso una nota la sua volontà di esentare ai fini Imu l’abitazione principale dei pisticcesi.
Se dovessero esserci i presupposti, il comune di Pisticci sarebbe il primo dei comuni del metapontino ad applicare l’esenzione.
Un annuncio breve, quello del sindaco, quasi telegrafico per annunciare forse la notizia che tutti gli italiani sperano di avere dai loro sindaci.
Tocca dunque ora al servizio tributi del comune verificare se l’esenzione potrà essere applicata.
E sull’Imu interviene anche Francesco Mollica in qualità di consigliere regionale e di vice presidente della Commissione Lucani all’Estero che ha deciso di portare all’attenzione di tutti i Sindaci della Basilicata, quanto stabilito dal Governo circa la tassa sulla casa (IMU) da applicare alle abitazioni dei cittadini italiani residenti all’Estero.
“In particolare – spiega Mollica – il Governo, pur non potendo intervenire nella regolamentazione dell’Imu, ha delegato ai Comuni la facoltà di decidere se considerare le abitazioni dei cittadini iscritti all’Aire come prima o seconda casa. L’applicazione di una qualificazione agevolata, come già fatto in alcuni Comuni per la Tarsu, comporterà il riconoscimento ai cittadini italiani, lucani in particolare, di diritti che ben si conciliano con la tutela della cultura di origine.
Inoltre, l’applicazione di tasse agevolate eviterà il fenomeno dell’abbandono delle abitazioni dei nostri centri storici, consentendo ai cittadini residenti all’estero di continuare a frequentare i nostri borghi e di mantenere gli alloggi delle famiglie di origine”.
Un tema quello dell’Imu che sicuramente in questi giorni tornerà più volte sotto i riflettori.