La Polizia di Stato è intervenuta per sedare una lite in casa ed ha arrestato una donna per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, minacce gravi e ingiurie.
Nella serata di lunedì 24 novembre una telefonata al 113 segnalava una lite in corso in un’abitazione in Pisticci, dove è stata presto inviata una volante del locale Commissariato.
Sul posto i poliziotti hanno trovato un soggetto disabile, spaventato, che ha spiegato di aver subito violente percosse dalla sua convivente, quotidianamente ubriaca.
E’ stata fatta arrivare allora un’autoambulanza, il cui personale sanitario ha constatato sul corpo dell’uomo diverse ecchimosi e i segni di un pugno sferrato in un occhio.
Nel frattempo è arrivata la convivente dell’uomo, in evidente stato di ebbrezza. La donna, noncurante della presenza degli operatori di Polizia, ha cercato di aggredire l’uomo con un bastone, lo stesso con cui il poveretto si aiuta per camminare. Poi è riuscito a colpirlo con un violento schiaffo che lo faceva rovinare a terra.
Veniva perciò immobilizzata dai due operatori della volante, nei confronti dei quali si è scagliata con frasi ingiuriose.
L’uomo è stato allora accompagnato in autoambulanza all’ospedale di Policoro mentre la donna è stata condotta al Commissariato per gli ulteriori accertamenti di indagine.
L’uomo, al termine della visita di controllo dei sanitari che l’hanno giudicato guaribile in 10 giorni, è stato condotto agli uffici di Polizia per sporgere la denuncia dei fatti accaduti. L’uomo, disabile, ha così raccontato con dovizia di particolari che da oltre tre mesi subiva le aggressioni verbali e fisiche della sua compagna, sia in privato che in pubblico.
Considerata la flagranza di reato e alla luce della gravità dei fatti commessi con più comportamenti continuati nel tempo, la donna, 47 anni, è stata arrestata.
Su disposizione dell’Autorità giudiziaria, è stata sottoposta ai domiciliari presso la casa di proprietà di un familiare, sempre in Pisticci. L’uomo, di qualche anno più grande, è stato invece affidato alle cure di un proprio congiunto a Marconia.
In data 26 novembre è stato celebrato il giudizio per direttissima dell’arrestata, che si è concluso con la conversione della misura restrittiva dagli arresti domiciliari all’obbligo del suo allontanamento dalla casa familiare con il divieto di farvi rientro senza la preventiva autorizzazione dell’Autorità giudiziaria.
Questura di Matera