Pisticci: da settembre al municipio prende il via il progetto “Moire”

Comune Pisticci

A settembre la macchina del comune di Pisticci si avvarrà dell’apporto prezioso di nuovi collaboratori.

Il prossimo mese si avvierà il progetto denominato “Moire”, elaborato e presentato dal comune di Pisticci e approvato dalla Regione Basilicata, Ufficio Lavoro e Territorio nell’ambito delle Azioni positive di Politiche attive per il lavoro delle persone diversamente abili.

“I destinatari del progetto sono 18 persone con disabilità, che saranno coinvolte in un’esperienza di lavoro adeguata alle proprie capacità in affiancamento presso gli uffici comunali, l’esperienza sarà integrata con specifiche attività formative ed ha carattere di intervento sperimentale finalizzato all’orientamento professionale” – afferma il vicesindaco Domenico Albano che per mesi ha profuso il suo impegno nel richiedere le risorse necessarie alla realizzazione del progetto.

“L’obiettivo dell’iniziativa – continua – è quello di promuovere l’inclusione sociale facendo in modo che ogni persona, indipendentemente dalla condizione, abbia la possibilità di un inserimento nel mondo del lavoro affinché possa arricchire gli altri delle proprie capacità, questo nella convinzione che i maggiori beneficiari del progetto Moire non saranno le 18 persone interessate, ma tutti coloro che avranno modo di avvalersi della loro opera e di interloquire con loro”.

“Un proficuo incontro di integrazione – prosegue Albano – insomma l’approccio più vero e positivo alla diversità è quello di conoscerla e riconoscerla in quanto tale, attribuendole il valore di risorsa e segno distintivo che non uniforma né discrimina, bensì unisce, favorendo la socialità oltre luoghi comuni, stereotipi e pregiudizi, riconoscendo attraverso la formazione e il lavoro il disabile come soggetto attivo, autonomo e capace di instaurare rapporti sociali soddisfacenti per tutti gli attori della relazione”.

Per il raggiungimento degli obiettivi programmati si predisporrà un “Progetto Professionale Individualizzato (PPI)” che tenga conto delle potenzialità e delle attitudini individuali per un inserimento lavorativo adeguato in maniera tale da poter attivare percorsi personali e professionali differenziati sulla base di specifici bisogni.

“Il mio grande rammarico mio personale e dell’intera amministrazione comunale – conclude – è non poter disporre delle risorse sufficienti per iniziative simili mirate al coinvolgimento di un numero maggiore di persone in questa fase di crisi profonda i cui effetti negativi si riverberano in prima battuta sulle fasce sociali più deboli, ed è proprio nella direzione del reperimento di opportunità di reddito e occupazionale per le famiglie l’impegno costante dell’intera amministrazione; nel ringraziare gli operatori dei Servizi Sociali del comune, quotidianamente in prima linea a fronteggiare le tante emergenze di carattere sociale, auguro alle persone coinvolte nel progetto Moire un’esperienza proficua in nome dell’intera compagine amministrativa”.

Lo spirito del provvedimento quindi non è di carattere meramente assistenziale ma culturale e sociale i cui benefici saranno avvertiti in primo luogo da tutti coloro che frequentano giornalmente gli uffici del comune.

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