Il sindaco di Pisticci, Viviana Verri, ha emanato lo scorso 10 novembre una ordinanza di divieto dell’utilizzo delle acque provenienti dal fiume Cavone e dal corso d’acqua denominato “fosso Chiobico”, siti in territorio pisticcese, per evitare conseguenze e compromissione delle condizioni igienico- sanitarie.
Il provvedimento è stato preso in seguito ad uno sversamento dal pozzetto in uscita del depuratore delle acque meteoriche della discarica la Recisa, sulla scorta di un resoconto dello scorso 9 novembre.
“In relazione all’Ordinanza Sindacale n. 155 avente ad oggetto il divieto di prelievo, captazione, attingimento ed utilizzo acque dal Fosso Chiobica e dal fiume Cavone – dichiara in una nota il primo cittadino di Pisticci – si fa presente che, a seguito di una verifica svolta dai Carabinieri Forestali, effettuata dopo le abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi, si è ritenuto di dover procedere ad effettuare prelievi di campioni sul Fosso Chiobica, ricettore dei rifiuti che provengono dalla vasca di prima pioggia della discarica La Recisa, al fine di accertare eventuali superamenti del livvello delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC).
Sono in corso verifiche da parte di ARPAB sui campioni prelevati, per cui al momento non è possibile affermare che ci siano stati sversamenti di percolato dagli impianti.
Ad ogni modo ci siamo immediatamente attivati con il gestore Teknoservice che ha svolto attività di messa in sicurezza dei pozzetti di raccolta del percolato e, in attesa dell’esito dei campionamenti, a scopo cautelativo, è stata emessa Ordinanza di divieto di attingimento delle acque del fiume Cavone. Appena disponibili gli esiti dei campionamenti, daremo tempestiva informazione alla cittadinanza, adottando tutti i provvedimenti del caso”.