“L’Ugl esprime il suo cordoglio alla famiglia di Giambattista Cuccarese, l’uomo di 57 anni ch’è morto travolto da un trattore che stava guidando, nei pressi di un campo di sua proprietà, a Policoro. Il sangue versato, nell’ennesimo incidente in itinere sui campi della Basilicata impone una seria e circostanziata riflessione sullo stato della sicurezza in agricoltura dove ancora un brutto incidente deve far riflettere su quanto la sicurezza per i nostri lavoratori sia sempre più precaria”.
Lo ha dichiarato Pino Giordano, Segretario Generale dell’Ugl Matera.
“Siamo sconcertati e attoniti – prosegue Giordano – In attesa di capire l’esatta dinamica dell’incidente, in questa fase non possiamo esimerci dal rivendicare una rinnovata attenzione da parte di tutte le istituzioni preposte al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolare in agricoltura dove va intensificata l’opera di informazione e prevenzione. Non è possibile morire di lavoro. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza in Basilicata alla quale si può mettere fine solo unendo le forze e mettendo in campo azioni concrete. È il momento non solo che la politica e le istituzioni facciano la loro parte: rispetto delle norme e restituire il giusto valore alla sicurezza nei luoghi di lavoro. È del tutto evidente che quanto fatto finora non basta e occorre intervenire con rapidità per evitare che ulteriori tragedie si consumino nella rassegnazione di chi può e deve intervenire”.
Per il segretario provinciale dell’Ugl giovani Matera, Domenico Giordano, “alla moglie ed al figlio da tutta l’Ugl, vicinanza, profondo cordoglio e solidarietà. Giambattista un grande lavoratore, che purtroppo ha avuto come triste epilogo la sua morte e dove dobbiamo noi giovani lottare affinché questi fatti ci inducano oggi e domani a non abbassare la guardia su temi importanti, quali la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, nella consapevolezza – conclude Giordano – di dover investire sempre più in formazione, informazione e prevenzione affinché non si registrino mai più eventi simili come il caso Giambattista Cuccarese”.