Policoro: Consiglio tra le scintille

Erano previste scintille, ed alla fine, tra un punto e l’altro, sono arrivate. Parliamo del consiglio comunale che si è tenuto a Policoro venerdì, che ha visto sedere tra i banchi della maggioranza, per la prima volta, Ivana Santamaria, in quota Città Nuova, subentrata dopo l’ultimo rimpasto in giunta, che ha visto le dimissioni dell’ex presidente del consiglio, Antonello Ripoli, e quelle di Rocco Larocca, primo dei non eletti nella lista della civica, in quanto divenuto presidente del Nucleo di Valutazione. Scintille e scambio di reciproche accuse ai limiti delle buone maniere e del rigore che una massima assise territoriale dovrebbe mantenere. A lanciare pesanti accuse, il consigliere Mario Vigorito, UDC, passato alla minoranza solo poche settimane fa. Dopo aver esordito con stilettate sulla convocazione del consiglio di mattina, che non consentirebbe ai cittadini di parteciparvi, Vigorito va giù duro perché gli viene negato il diritto di accedere agli atti, potere conferito ai consiglieri, preannunciando di inoltrare tutto alla Procura della Repubblica. A rispondere, stizzito, un Lopatriello nervoso che ha rilanciato le accuse al consigliere UDC di anteporre agli interessi collettivi quelli personali. Ad intercedere tra i due, il consigliere Marsano, che ha solleticato ancor di più le ire del consigliere, che ha preannunciato che non finisce qui. La votazione del nuovo presidente del Consiglio è passata decisamente in secondo ordine, insieme alla nomina ufficiale della nuova giunta di Lopatriello, la terza se non si considera la parentesi forzata dagli eventi giudiziari di Rocco Leone, facente funzioni da metà gennaio ad aprile di quest’anno, e dopo la comunicazione del consigliere Antonio Satriano, ex pdl ed ex indipendente, della nascita del suo nuovo gruppo consiliare: Popolari cristiani. Ma alle scintille è seguita anche una nota “spiritosa” di un consigliere comunale che in sede di votazione per la nomai del presidente del consiglio, ha scritto il nome di un “improbabile” consigliere, “Gasperini”, parafrasando ironicamente l’esonero dell’ormai ex allenatore dell’Inter. Segno che, per alcuni, è rimasto il tempo per riderci su. 

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