L’Istituto di Istruzione superiore “Pitagora” di Policoro, la Diocesi di Tursi-Lagonegro e l’ufficio Commissione Caritas presentano la serata “Insieme per la Moldavia”, una serata di festa, cultura, musica e spettacolo.
L’evento si terrà giovedì 6 giugno a Policoro, in piazza Eraclea, a partire dalle ore 20,30.
Tanti gli ospiti previsti per parlare del racconto di un viaggio esistenziale di dieci giovani e otto adulti in terra Moldova.
Dal 17 al 27 marzo, infatti, un gruppo di alunni e docenti dell’IIS “Pitagora” si sono recati a Chișinău, Bălți e Rîbnița (Moldavia).
“L’insegnamento è la possibilità che ci è data di creare e ricreare continuamente nuovi processi che aiutano a dare forma alle coscienze dei nostri alunni”. Ad affermarlo è la professoressa Carmela Romano, ideatrice del Progetto, che spiega: “Si tratta di un percorso educativo e didattico che ha visto lo snodarsi di un aspetto fondamentale della pedagogia esistenziale, dove i contenuti disciplinari incrociano i valori umani fondamentali dell’umanità e questi vengono a mettersi in relazione profonda con la vita degli studenti stessi. Il risultato è un cambiamento di rotta e di acquisizione di buone pratiche, come la scelta dell’impegno alla solidarietà e ad ogni forma di impegno per il bene comune”.
Nel corso della serata interverranno: Angelo Castronuovo, dirigente scolastico IIS “Pitagora” Policoro, Enrico Mascia, sindaco di Policoro, Franco Maggi, coordinatore regionale RnS, don Cesare Lo Deserto, vicario generale della Diocesi di Chișinău, Ilie Zabica, direttore della Fondazione Regina Pacis di Chișinău. Il tutto sarà accompagnato dalle incursioni musicali di Walter Lazzarin e Marcello Ubertone, che proporranno uno spettacolo di canzoni e tautogrammi. Nel corso della serata spazio anche ai ragazzi che hanno partecipato al viaggio in Moldavia che, coordinati dalla studentessa Sabrine Zahid, porteranno le loro testimonianze. Evento a cura delle professoresse: Carmela Romano, Maria Di Taranto, Rosanna Milione, Licia Garambone, Raffaella Delli Veneri e Rosanna Anelina. Conclusioni affidate a S. E. Mons. Vincenzo Orofino.