Sembra ormai insanabile la frattura tra il circolo policorese del Popolo delle Libertà e il sindaco della città jonica, Nicola Lopatriello.
Tutto è iniziato giovedì scorso quando il primo cittadino di Policoro, ritornato al suo incarico dopo tre mesi di arresti domiciliari a seguito dell’inchiesta della Procura di Matera su un presunto giro di tangenti, ha avviato un rimpasto in giunta che si è concluso con l’esclusione del vicesindaco Rocco Leone e degli assessori Domenico Bianco e Rocco Colucci, in quota Pdl, e il ritorno nell’esecutivo di Luisa Lasaponara e Tommaso Siepe, anche loro iscritti al partito di Berlusconi e rimasti fuori dalla giunta lo scorso gennaio.
Una decisione, quella del primo cittadino, che non è andata giù al circolo policorese che, in una conferenza stampa convocata all’indomani delle nomine, aveva chiesto ai due neo assessori di rinunciare alle deleghe e al sindaco, iscritto anch’egli al Pdl, di rivedere le sue scelte insieme ai vertici del partito.
Una proposta che però non ha avuto risposte e ha portato il direttivo del Pdl policorese, insieme al coordinatore cittadino componente del coordinamento provinciale, Rocco Leone, al vicario provinciale Giuseppe Labriola e al consigliere regionale Paolo Castelluccio, a chiedere alla dirigenza del partito di prendere provvedimenti nei confronti del sindaco e dei due assessori.
“Rilevato che sono state disattese le formali richieste avanzate ai neo assessori che si proclamano appartenenti alla sezione del Pdl – si legge nella richiesta – rilevato che anche il sindaco di Policoro non ha ritenuto di dare riscontro alcuno alle rimostranze portate alla sua attenzione; ritenuto che tali atteggiamenti unilaterali ed indipendenti non possono essere in alcun modo tollerati poichè in assoluta dissonanza con quanto rappresentato dall’intera sezione e dai vertici del partito, il direttivo del Pdl chiede con fermezza e decisione che la dirigenza del partito provveda immediatamente ad assumere le determinazioni necessarie al fine di non legittimare atteggiamenti di tal sorta”.
Si attende ora la risposta dei vertici regionali; se la richiesta venisse accolta si potrebbe pensare all’espulsione dal partito dei tre esponenti politici, mentre i tre rappresentanti del Popolo delle Libertà in consiglio comunale potrebbero passare all’opposizione.
Se ciò si verificasse Lopatriello potrebbe contare su una maggioranza piuttosto risicata, con undici voti a favore contro dieci consiglieri all’opposizione.