“Vogliamo esprimere soddisfazione nei confronti della polizia municipale che, come ampiamente divulgato negli organi di stampa, nei giorni scorsi ha scoperto delle “discariche a cielo aperto” in seguito a segnalazioni dei cittadini, individuando e multando alcuni “policoresi indisciplinati”.
Apprezzabile in tal senso è anche lo sforzo del commissario prefettizio che sta chiedendo ai cittadini il rispetto delle norme che regolano la raccolta differenziata cittadina e sta imponendo le inevitabili sanzioni che servono ad educare la cittadinanza.
Questo dimostra che quando l’amministrazione comunale vuole far applicare i controlli e far rispettare le regole ci riesce facilmente.
Apprezzabile in tal senso è anche lo sforzo del commissario prefettizio che sta chiedendo ai cittadini il rispetto delle norme che regolano la raccolta differenziata cittadina e sta imponendo le inevitabili sanzioni che servono ad educare la cittadinanza.
Questo dimostra che quando l’amministrazione comunale vuole far applicare i controlli e far rispettare le regole ci riesce facilmente.
Tuttavia non possiamo tacere su alcuni fatti: per quanto riguarda l’abbandono dei rifiuti nelle periferie e la sporcizia presente in città non si può far ricadere le responsabilità esclusivamente sui “cittadini indisciplinati”.
Numerose responsabilità e mancanze in materia di formazione alla differenziazione dei rifiuti dipendono dalla ditta appaltatrice alla quale però non sono state ancora richieste le penali previste dal capitolato d’appalto, pur non avendo formato adeguatamente i cittadini al nuovo metodo di raccolta rifiuti, così come era previsto dal contratto e pur non avendo rispettato fedelmente il capitolato.
Far pagare le inadempienze pur doverose solo ai cittadini più distratti o meno istruiti e meno educati al rispetto dell’ambiente, cioè all’anello più debole della catena sociale e sorvolare invece sulle responsabilità ben più gravi della ditta appaltatrice non è giusto.
Numerose responsabilità e mancanze in materia di formazione alla differenziazione dei rifiuti dipendono dalla ditta appaltatrice alla quale però non sono state ancora richieste le penali previste dal capitolato d’appalto, pur non avendo formato adeguatamente i cittadini al nuovo metodo di raccolta rifiuti, così come era previsto dal contratto e pur non avendo rispettato fedelmente il capitolato.
Far pagare le inadempienze pur doverose solo ai cittadini più distratti o meno istruiti e meno educati al rispetto dell’ambiente, cioè all’anello più debole della catena sociale e sorvolare invece sulle responsabilità ben più gravi della ditta appaltatrice non è giusto.
Per quanto poi concerne le numerose aree di abbandono illegale di rifiuti presenti nelle periferie e nelle campagne, al fine di chiedere maggiori controlli e un’azione di bonifica delle aree, noi l’anno scorso divulgammo un consistente reportage fotografico, visionabile ancora sul sito www.karakteria.org nella categoria “Rifiuti”: denunciammo vere e proprie “Terre d’abbandono” sulle quali ancora oggi si accumulano rifiuti non solo di cittadini indisciplinati, ma presumibilmente anche di aziende edili e gommisti, data la gran quantità di pneumatici e materiale di risulta riversati un po’ ovunque.
Nessun consigliere, nessun assessore della passata amministrazione, nessun funzionario delle Azienda sanitaria di Matera prestò attenzione alle nostre denunce. Come, nonostante lo stiamo chiedendo da diverso tempo, nessuno ci ha ancora dato delle risposte soddisfacenti circa la bonifica della gran quantità di amianto abbandonata nell’area dell’ex zuccherificio.
Nessun consigliere, nessun assessore della passata amministrazione, nessun funzionario delle Azienda sanitaria di Matera prestò attenzione alle nostre denunce. Come, nonostante lo stiamo chiedendo da diverso tempo, nessuno ci ha ancora dato delle risposte soddisfacenti circa la bonifica della gran quantità di amianto abbandonata nell’area dell’ex zuccherificio.
Per questo riproponiamo le nostre domande, sperando che la rinnovata sensibilità sui temi ambientali mostrata dal comando del polizia municipale e dall’Asm continui su questa strada e duri decisamente più a lungo del tempo effimero del commissariamento o della campagna elettorale.
Ivano Farina, coordinatore dell’ass. Karakteria